Pagoda: sfida all’ultimo piano
di Alberto “Doc”
Pegasus Spiele non lesina nuove proposte in questo periodo ed ecco quindi spuntare dall’estremo Oriente Pagoda, un titolo per due giocatori che si daranno battaglia in una lotta di costruzione edifici per non sfigurare davanti all’imminente arrivo dell’imperatore in visita alle province. Vediamolo più da vicino.
Da buon tedesco, l’ambientazione di questo titolo è piuttosto fittizia e la parte che più la richiama è sicuramente data dalla forma che le costruzioni assumono una volta completate, ovvero quelle di pagode.
Ma veniamo alle meccaniche e al turno di gioco.
I giocatori devono cercare di fare più punti possibili posizionando le colonne e i piani delle pagode prima che 3 costruzioni siano completate. Quando ciò avviene il gioco termina. Una pagoda è completa quando viene posizionato il tetto dopo aver costruito 4 piani.
I giocatori avanzano nella costruzione dei piani attraverso l’uso della loro mano di carte, cinque delle quali sono scoperte e poste davanti a se mentre le altre due sono tenute in mano e coperte. I giocatori quando costruiscono sono liberi di scegliere fra le carte in mano o quelle disponibili scoperte nella loro riserva.
Durante il turno ogni giocatore deve (se possibile) eseguire le seguenti tre azioni nell’ordine che più preferisce:
- Costruzione delle colonne: attraverso l’uso di carte si posizionano su un piano da 1 a 3 colonne del medesimo colore. Ogni colonna posizionata da punti in base al numero del piano.
- Costruzione dei piani: sempre usando le carte viene posizionato il piano sopra ad uno già presente dove siano disposte 4 colonne. Il piano che viene posizionato deve essere dello stesso colore delle 4 colonne che andranno a sorreggerlo. Per ogni tessera piano posizionata il giocatore riceve tanti punti pari al livello del piano piazzato.
- Costruzione del tetto: il tetto completa la pagoda e conferisce al giocatore di accedere ad abilità speciali.
Questo gioco ha qualcosa di interessante e potrebbe dire la sua nei giochi a due di medio impegno. l’amalgama delle meccaniche, le carte parzialmente note con una piccola porzione sconosciuta, il dover studiare i colori di colonne e piani in base alle carte disponibili presenti e future, posizionare il tetto appropriato per avvantaggiarsi di una abilità utile in quel dato momento, sono tutti elementi che promettono bene e che mi fanno scrivere Pagoda nel mio libricino dei titoli da provare. Ma finirà poi in quello dei titoli da acquistare? Vedremo a tempo debito… ;)
Non sembra male. Un german leggero con materiali interessanti. Si sa quando sarà disponibile in Italia? … non necessariamente in italiano ;-)