Fun Farm – Recensione
Di Davide “Canopus” Tommasin
Titolo | Fun Farm |
Autore | Luca Bellini |
Lingua versione provata | Italiano / inglese |
Editore versione provata | Raven, Post Scriptum |
Altri editori | IELLO, Heidelberger Spieleverlag, Swan Panasia |
Numero giocatori | 2 / 10 |
Durata partita | 15 / 30 minuti |
Anno pubblicazione | 2013 |
Altri titoli | – |
Genere | Party game, gioco di abilità |
Dipendenza dalla lingua | Nessun testo nel gioco |
Prezzo | Circa 25 euro |
Oggi parlo di un titolo davvero leggero e semplice, quanto carino e puccioso: Fun Farm. Qualcuno da uno sguardo superficiale potrebbe insinuare che è un gioco per bambini. In realtà è direttamente paragonabile ad altri giochi come Fantascatti e Dobble, considerati dal pubblico, a ragione, giochi per quasi tutte le età, anche per giocatori abituali o esperti, sebbene siano titoli che potrei definire “riposa meningi”. In effetti sono tutti giochi di abilità, in cui la mente strategica lascia spazio ad aspetti meno razionale e, in certi casi, più istintivi come il colpo d’occhio e la velocità del proprio braccio. Una considerazione che potrebbe salvare qualche falange, credetemi, gli animaletti in gommapiuma potranno anche sembrare un po’ ridicoli, ma sono davvero molto più comodi e “sani” degli elementi in legno, e più duraturi delle carte. Attenti che non se li mangi il cane però :-P
Ambientazione
Gioco completamente astratto anche se nel manuale hanno fatto lo sforzo di pensare a 2 righe d’ambientazione. Giusto per curiosità, gli animali della fattoria stanno scappando e voi dovete riprenderli prima che gli capiti qualcosa di brutto… lineare e cristallino direi!
Materiali
Setup e preparazione
Nulla di rilevante se non giusto il fatto di mettere in cerchio i 6 pupazzi. Il tutto in pochissimi minuti.
Regolamento
Spiegabile in meno di 5 minuti con un paio di esempi. Il regolamento è una facciata di un foglietto formato opuscolo, praticamente senza esempi e con un’unica illustrazione. Non che si senta il bisogno di molto altro.
Meccanica di gioco
Nella vecchia fattoria
Semplice semplice. Il primo giocatore, ruolo che ruota di turno in turno, scopre la prima carta del mazzo e la mette scoperta al centro del tavolo, visibile a tutti i giocatori, insieme ad eventuali altre carte presenti dai turni precedenti. Poi lancia i 2 dadi, se una o più carte sul tavolo raffigurano almeno una delle 2 facce risultanti dal lancio dei 2 dadi allora si attivano e i giocatori devono cercare di prendere l’animale corrispondente. Chi ci riesce prende anche la carta. Nel caso si attivino più carte che puntino allo stesso animale, chi lo prende si becca tutte le carte. Analogamente, se si attivano animali diversi, un giocatore può cercare di prenderne fino a 2 con 2 mani diverse (cosa che di solito da luogo a scene molto comiche). Le carte che non si attivano restano sul tavolo ad ammucchiarsi e ad incasinare la partita. Invece, se un giocatore prende un animale corrispondente ad una carta non attiva dovrà rimettere sul tavolo una delle sue carte precedentemente guadagnate. A fine partita, cioè alla fine del turno che mette in gioco l’ultima delle 24 carte, il giocatore che ha guadagnato più carte viene proclamato vincitore.
Conclusioni
Grafica e componentistica | Io la trovo bellissima e assolutamente funzionale. I pupazzi in gommapiuma sono molto più comodi e salutari da prendere degli elementi in legno e anche più resistenti di semplici carte. Sono molto carini e pucciosi, anche se ammetto che siano un po’ ridicoli. Per me comunque sono promossi a pieni voti. |
Ambientazione | Praticamente inesistente, anche se non se ne sente minimante il bisogno. Alcune cose sono assai ridicole, cavallo rosso, pecore blu e capra verde, ma è una questione funzionale. |
Manuale | Sicuramente vive il vantaggio di dover illustrare un gioco chiarissimo e semplicissimo. Lo si legge in meno di 5 minuti e non si sente assolutamente la mancanza di esempi e illustrazioni. |
Dipendenza dal caso e meccaniche | Direi minima dato che si tratta di un gioco di abilità, ma in realtà non è così. Il fatto che escano carte corrispondenti ad animali posti davanti a se può essere un vantaggio, ho notato infatti che si tende a concentrarsi su questi quindi conviene ogni tanto ruotarli di posizione. Ora le carte sono ben distribuite ed equilibrate, ma se vi escono più carte che si attivano allo stesso turno corrispondenti all’animale davanti a voi la cosa vi potrebbe decisamente avvantaggiare. Anche se ammetto che è una eventualità remota. Altro discorso è la possibilità che esca la carta giusta quando siete il giocatore che deve lanciare i dadi e che può quindi subire un certo svantaggio. Bellissima la possibilità di fare finte per cercare di far sbagliare gli avversari, cosa tipica in effetti in questi giochi. |
Interazione tra i giocatori | Corrisponde semplicemente ad essere più veloci e attenti degli altri. |
Idea | Nulla di originale a livello di meccaniche. Direi che l’originalità sta tutta nei materiali. |
Longevità | Piuttosto bassa, dopo un primo periodo iniziale in cui cavalca l’onda della novità, vi ritroverete a tirarlo fuori solo quando avrete tanta voglia di cazzeggio e un certo numero di giocatori al tavolo. |
Scalabilità | Ho notato che oltre i 6 giocatori, se non si ha il tavolo giusto, si finisce per ostacolarsi a vicenda. Forse si può arrivare ad 8 giocatori, ma 10 mi sembra davvero difficile. |
Impressioni giocatori | Credevo potesse essere un gioco particolarmente adatto per le ragazze neofite, dato il materiale. Invece ho scoperto con sorpresa che è più un gioco da ragazzi, statisticamente (lungi da me fare di tutta l’erba un fascio e parlare per luoghi comuni… e di finire come Maledice) le ragazze sono poco attratti dai semplici giochi di abilità e velocità. In generale è un discreto filler per tutti i tipi di giocatori e quasi tutte le età. Tende a produrre scene molto divertenti e quindi a instaurare un certo spirito di gruppo. |
Giudizio personale | Ammetto che sono tornato bambino quando ho visto i pupazzetti. Ad un mese dall’acquisto, terminata la spinta iniziale, lo tiro fuori giusto per concludere una serata di gioco quando sono mentalmente stanco, tipo serate infrasettimanali dopo più di 8 ore di lavoro. Vorrei provarlo in più di 6 giocatori, ma il mio tavolo non è abbastanza grande e già in 6 si fa fatica. Personalmente, data la qualità dei materiali, sono piuttosto soddisfatto, inoltre posso proporlo ai neofiti, soprattutto di giovane età. |
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Pro: |
Contro: |
Ottima componentistica, materiali resistenti e “salva-falangi”. | Sebbene funzionale, i colori di alcuni pupazzi sono un po’ ridicoli. |
Veloce ed immediato da spiegare. Riposa meningi. | Longevità limitata. |
Adatto a tutti i giocatori e di quasi tutte le età. Anche a neofiti di giovane età. | In tanti giocatori si finisce per ostacolarsi troppo. |
Da luogo a molte scene comiche. | Ambientazione inesistente, anche se non se ne sente molto il bisogno. |
Possibilità di finte per cercare di ingannare gli avversari. |
Il primo giocatore è sempre svantaggiato, e non è detto che tutti i giocatori facciano il primo giocatore lo stesso numero di volte. |