Hunters of Arcfall: Cacciatori di taglie a colpi di dado
di Alberto “Doc”
Sulla scia del gestionale di dadi in cui è stato convertito Pandemic, la mia ricerca in questi giorni è continuata ad approfondire giochi similiari incappando così in Hunters of Arcfall, titolo in cui dovremo dare la caccia a temibili creature per rivendicarne le preziose ricompense. Ma attenti a non volere troppo, si potrebbe rimanere a bocca asciutta…
Partendo dall’ambientazione. In questo gioco impersoniamo dei cacciatori di taglie giunti sul pianeta Arcfall in cerca di fama e profitto. Questo mondo infatti è ormai infestato di pericolosi robot e bestie oltre che a una buona dose di altri criminali umanoidi. Gli abitanti hanno perciò deciso di correre ai ripari ingaggiando dei “professionisti” che provvedano a liberare le zone del loro pianeta così da riportare la sicurezza nei centri abitati.
Ma veniamo adesso alle meccaniche. Il gioco si basa su lanci di dadi a 6 facce. Ogni dado ha simboli particolari ovvero Colpito, Mancato, Cura, Stordito, Ferita. Ogni giocatore al suo turno pesca una carta ricercato dall’omonimo mazzo e la pone davanti a se rivelando la creatura da affrontare. Ognuna di queste ha un certo ammontare di danni da raggiungere se la si vuole considerare catturata o abbattuta. Il giocatore lancia quindi i dadi in suo possesso e posiziona i “colpito” sulla carta. Se riesce a coprirli tutti, può porre la creatura da una parte e proseguire nella caccia svelandone una nuova oppure fermarsi e rivendicare la cattura delle carte ricercato collezionate.
il primo giocatore a raggiungere il punteggio limite (di solito fissato a 15 punti) fa terminare il gioco e viene proclamato vincitore.
Hunters of Arcfall è un gioco molto semplice e veloce, un filler dadoso e fortunoso dove i giocatori dovranno decidere se sfidare la sorte per potersi accaparrare più taglie possibili nel proprio turno con il rischio di perdere tutto, oppure accontentarsi senza corre troppi rischi e lasciare magari una preda facile e già ferita al prossimo cacciatore di turno. Il tipo di meccanica è ben noto (push your luck) e credo ci siano altri prodotti che meglio la rappresentano rispetto al qui presente. Grafica accattivante a parte, non vedo molti altri elementi interessanti in questo titolo. Forse uno sforzo in più lo si poteva fare senza andare a complicare la sequenza del turno e personalmente non mi incuriosisce oltre dopo aver letto il regolamento che se volete approfondire, potete consultare da QUI.
A suo tempo lo addocchiai su Kickstarter, anche se non mi colpì affatto. In effetti tagliò il traguardo per un soffio, proprio alla fine, rischiando di non raccogliere i fondi necessari.
Ora che ha raggiunto gli scaffali sono curioso di sentire qualche parere, magari potrei ricredermi (ma temo proprio di no ^_^’).