Fireteam Zero: quattro soldati contro un inferno di orrori
di Alberto “Doc”
“Nel 1942, quattro soldati svanirono dal programma di formazione del neonato Primo Battaglione Ranger e i loro nomi furono rimossi dalla lista dei partecipanti. Scelti per le loro abilità uniche, avrebbero combattuto in segreto contro sovrannaturali e terrificanti nemici. E questa è la loro storia…” Una simile introduzione mi ha fatto ricordare quella della sigla dell’A-Team. Potevo non approfondire la cosa? Vediamo quello che ci propone questo Fireteam Zero.
Siamo di fronte ad un cooperativo per 2-4 giocatori in cui i protagonisti dovranno affrontare diverse missioni di difficoltà crescente in cui ritagliarsi un percorso fra le orde di mostri che li possa portare a scoprire ed estinguere la fonte di tutto questo male che si è scatenato sulla terra.
I personaggi a disposizione essendo stati scelti per le loro caratteristiche uniche, dispongono di capacità incredibili rappresentate da un mazzo di carte, diverso per ogni personaggio. Attraverso queste abilità saranno in grado di affrontare le creature, supportare i compagni di squadra e, se necessario, anche rimodellare il paesaggio grazie all’uso di ordigni esplosivi. La mano di carte inoltre rappresenta anche i punti vita dei combattenti e sarà importante saper giocare un quantitativo di carte sufficiente per sconfiggere i mostri senza restare troppo sguarniti in difesa. I protagonisti di questa storia sono supportati da altri due compagni, il primo dotato della capacità di rilevare l’energia soprannaturale in un’area, il secondo con una conoscenza enciclopedica dell’arcano. Per far si che gli sforzi dei quattro soldati non siano vani, i due specialisti dovranno essere usati opportunamente durante le partite.
Più il tempo in gioco trascorre, più le creature diventano forti e astute acquisendo nuove capacità e incrementando il proprio numero sulla plancia di gioco. Sarà quindi fondamentale agire bene e in fretta per non concedere troppo agli avversari. I mostri inoltre per ogni set di missione, sono di una tipologia diversa, ognuna delle quali con proprie abilità speciali. Ogni missione è composta da tre mappe ognuna delle quali può essere giocata singolarmente in 45 minuti oppure si può scegliere di completare l’intera operazione in un tempo di circa tre ore.
Benché la seconda guerra mondiale come ambientazione non sia fra le mie preferite, dall’introduzione che ho letto questo titolo mi ha lasciato con la curiosità addosso. Trovo infatti interessante il fatto che la sfida contro i mostri diventi con il tempo sempre più ardua cosa che dovrebbe dare pepe alle partite, l’uso della mano di carte che vale sia come punti ferita che come azioni/abilità (ereditata da Gears of War) e la possibilità di giocare le partite in 3 parti distinte contenute in un’ora o in un’unica partitona da tre ore. Dal punto di vista dei materiali, non si è visto ancora molto. Le miniature non sembrano essere male. Di dubbio gusto invece il comparto grafico che spero potrà essere migliorato prima dell’uscita nel 2014. Il gioco inoltre ha già in programma dei set di espansioni con cui affrontare diverse nuove operazioni.
Siamo perciò davanti ad un altro cooperativo puro a missioni che come ho già detto in più di un’occasione, sono particolarmente di moda negli ultimi tempi. Questo può darci qualcosa di nuovo rispetto a quanto già sul mercato? Mi sento di concedergli il beneficio del dubbio visto che sembra avere delle caratteristiche che possono farlo essere appetibile come quelle che ho descritto più sopra. Come sempre staremo a vedere come lo giudicherà il mercato una volta uscito. ;)
Concordo con il Doc: le illustrazioni fanno molto anni ’80..