The Legacy: Testament of Duke de Crecy – Costruire la propria dinastia
di Alberto “Doc”
Vi piacciono gli alberi genealogici? Vorreste costrurvi il vostro ed essere il capostipite di una grande famiglia? Bene ora potete realizzare la vostra fantasia Grazie a The Legacy: Testament of Duke de Crecy, un gioco edito dalla Portal Publishing in cui dovremo gestire la nostra dinastia attraverso convenienti matrimoni, amicizie influenti e ovviamente fonti di reddito per sostentarla. Ma vediamo meglio come.
Partiamo dall’ambientazione: è il 1729, gli anni della Francia pre-rivoluzionaria dove il potere era ancora in mano alle potenti famiglie aristocratiche del tempo. Tu come figlio di una di queste hai girato il mondo avendo la fortuna di vivere la tua vita al massimo. questo ti ha anche permesso di capire che i tempi stanno cambiando ed è necessario preparare la tua famiglia ad affrontare il nuovo panorama che verrà presto a delinearsi. Per rimanere forti sarà perciò necessario stringere nuove alleanze, assorbire famiglie minori per rafforzare il tuo lignaggio, organizzare accorti matrimoni, coltivare forti legami a corte, ottenere titoli, costruire magioni e trovare i giusti consorti per le proprie figlie e figli… insomma avremo un bel daffare.
E ora veniamo alle meccaniche. Si tratta essenzialmente di un gioco di carte e piazzamento lavoratori tramite il quale dovremo compiere diverse azioni con cui espandere e sostentare l’albero genealogico della nostra famiglia. Come accennavo nell’introduzione sono tre i principali livelli da tenere sotto controllo in questo gioco: il prestigio che alla fine di ogni generazione verranno convertiti in punti onore; le rendite, necessarie per il mantenimento della famiglia; le carte amici che permettono di ottenere le connessioni necessarie per organizzare matrimoni profittevoli. Questi elementi possono essere ottenuti ma anche persi come conseguenza di scelte errate.
Questo titolo a mio avviso sembra molto interessante, innanzitutto per l’ambientazione, originale e penso anche divertente, che può ottenere diversi favori anche dal pubblico femminile. Le meccaniche invece non credo ci regaleranno altrettante emozioni di originalità, ma il worker placement è un meccanismo ben collaudato che se usato con cura da sicuramente buoni risultati in un gioco. In conclusione per me è da tenere d’occhio e sicuramente da provare se se ne presenterà l’occasione. :)
Per chi volesse approfondire e non ha problem ia digerire la lingua anglofona, ecco a voi il link del REGOLAMENTO.
Questo era l’unico gioco che aveva attirato la mia attenzione, allo stato attuale, nella mia ricerca di un gioco “per tutti e con ambientazione stuzzicante”.
Visto così, ero quasi tentato di acquistarlo a scatola chiusa: ambientazione, stile grafico e durata mi avevano convinto.
Peccato poi che la lettura del regolamento mi abbia lasciato parecchio deluso: non mi sembra che ci sia molto di originale o che presenti meccaniche particolarmente innovative.
Carina la possibilità che ci siano “complicazioni” al momento del parto, che potrebbero influenzare il nostro albero genealogico (in pratica si tratta di decidere se eliminare la madre o il nascituro, con ripercussioni sullo svolgimento della partita).
Le carte tra cui scegliere sono tante, il che permette una certa varietà, però le azioni minori pescate a caso ed una certa ripetitività mi inducono a pensare che ben presto sarà relegato al ripiano più alto (e poco “visitato”) dello scaffale.
Grafica ed idee interessanti, mini-espansione promo (7 carte maniero) presente ad Essen, durata adeguata e tema che strizza l’occhio anche ad un pubblico femminile a cui non fa però seguito una longevità (a mio parere) elevata.
Declassato a “da provare” non appena ne avrò la possibilità.