Pasha: un filler al sapor di Persia
di Alberto “Doc”
Arriva l’estate e con essa diverse case editrici cominciano a sfornare i primi loro prodotti in vista di Essen. E’ il caso di White Goblin Games che propone Pasha, un filler da 30 minuti con una ambientazione a sfondo persiano ma che capirete subito essere piuttosto fittizia. Vediamo allora in cosa consiste.
Il gioco nonostante ambientazione e grafica, è un puro astratto in cui dovremo gestire la nostra mano di dadi per creare una delle combinazioni più vantaggiose presenti sulla plancia di gioco (le tipiche del poker) che ci permetterà di collezionare carte con punti vittoria. Nel turno di gioco avvengono le seguenti fasi.
A) Pescare una tessera bonus: queste tessere vengono piazzate in corrispondenza di uno dei possibili valori sulla griglia della plancia di gioco e permetteranno di modificare i valori dei dadi se necessario.
B) Turno dei giocatori. In questa fase ogni giocatore compie le seguenti azioni:
- Giocare le carte punti vittoria: ogni giocatore sceglie una carta punti vittoria dalla propria mano (un set di 9 carte uguale per ogni giocatore) e la gioca scoperta.
- Tirare i dadi: si hanno a disposizione 3 lanci e in ogni lancio è possibile bloccare una parte dei dadi mantenendo il risultato e lanciando i rimanenti.
- Posizionare il proprio segnalino sulla plancia: una volta ottenuta una combinazione, si piazza il proprio segnalino sulla corrispondente griglia dei punteggi presente sulla plancia.
C) Ottenere punti: in base alla migliore posizione ottenuta sulla griglia, vengono distribuite le carte punti vittoria. Al giocatore col peggior risultato vengono date tutte le carte vittoria con valore -1 se presenti, poi dal primo al penultimo vengono assegnate le carte dal valore più alto al più basso.
Dopo 9 turni il gioco finisce e si contano i punti in base alle carte collezionate e ad altri punti assegnati dalle tessere bonus.
Niente da dire, è proprio un astratto e nemmeno troppo originale. Se l’anno scorso White goblin Games mi aveva fatto ben sperare con Rattus Cartus e Neuw Amsterdam, quest’anno la lettura di questo primo regolamento non mi lascia particolarmente entusiasta. Infatti gestionali di dadi migliori del suddetto (almeno dopo la lettura delle regole) se ne possono trovare diversi basti solo pensare ad alcuni titoli di Feld, come Alea Iacta Est o a Yspahan, dove c’è sicuramente più varietà di azioni e strategie. Che dire quindi infine? Personalmente chiudo con “Avanti il prossimo…” ;)