Continua il connubio Fantasy/Card game – arrivano Mage Tower e Dungeon Twister: The Card Game
di Federico “Kentervin”
Sembra proprio che il genere fantasy non conosca crisi e che non tutto sia stato ancora detto su questo meraviglioso argomento.
Questa volta è Brett Brimmer che si fa carico di aggiungere (o almeno provarci) qualcosa di nuovo al panorama ludico con un titolo edito dalla Super Mega Games ed illustrato da Jan O’Toole e che si pone direttamente in competizione, per meccaniche e tematiche, con Thunderstone Advance.
Stiamo parlando di Mage Tower, gioco per 2-4 giocatori e della durata di 30 minuti, che ci vede protagonisti di una lotta disperata per la propria sopravvivenza: ogni giocatore, infatti, deve difendere la propria torre dall’assedio di un feroce esercito.
Per fare ciò, ognuno potrà attingere ad un’ampia varietà di carte rappresentanti armi, incantesimi ed oggetti con cui creare il proprio mazzo personale.
Durante la partita, nel proprio turno il giocatore pescherà dal Monster Deck un nemico che dovrà affrontare utilizzando il proprio Player Deck precedentemente creato (il gioco propone una rosa di circa 170 carte, garantendo una certa varietà): sono contemplate tutte le azioni “classiche” del genere, come pescare carte, danneggiare mostri e/o avversari, eccetera.
Sono presenti anche delle Prize Card che possono essere acquistate durante la partita per incrementare l’efficacia del proprio mazzo di partenza.
Scopo del gioco è quello di resistere il più a lungo possibile agli assalti delle orde nemiche: quando una torre viene distrutta, il proprietario viene sconfitto e viene decretato il termine della partita.
Fino a qui gli elementi di rilievo non mi sembrano molti, considerato che i deck-building non mancano e ve ne sono parecchi di ottimo livello: a livello grafico Mage Tower si guadagna la sufficienza, ma non arriva molto più in là, preferendogli di gran lunga Thunderstone Advance.
Ho apprezzato il senso di disfatta imminente e di ineluttabilità derivante dall’incapacità di sconfiggere gli assedianti, ma solo di poter rimandare un destino che è già stato scritto: spero che il gioco riesca a trasmettere a dovere tale sensazione.
Rimane da valutare la profondità/complessità delle varie combo offerte in relazione alla durata di una partita: se la quantità di carte presenti promette una discreta libertà nello sperimentare combinazioni e strategie differenti, è pur vero che quest’ultima si prospetta limitata, facendo pensare ad un prodotto indirizzato ad un target di giocatori alla ricerca di un gioco leggero e non particolarmente impegnativo.
Super Mega Games da quindi alle stampe un gioco che si inoltra in un terreno alquanto insidioso ed affollato: vedremo se le meccaniche di costruzione del mazzo e quanto implementato per rappresentare l’assedio alla torre sapranno farlo emergere dalla massa o se si dimostrerà un pallido tentativo di emulare i deck-building più blasonati attualmente in circolazione.
Anche Christophe Boelinger scende in campo annunciando che ad agosto vedrà la luce il suo ultimo lavoro, tale Dungeon Twister:The Card Game, rivisitazione del famosissimo gioco ora totalmente convertito in carte.
Il debutto è previsto per Gen Con 2013 ed il gioco sembra essere molto fedele all’originale, con i giocatori chiamati a formare ed equipaggiare un team da guidare (e far sopravvivere) all’interno di un letale dungeon.
Prima di iniziare la partita, i giocatori scelgono una carta scenario che descrive il numero di carte che compongono il dungeon, il numero di personaggi presenti in ogni squadra e la quantità di oggetti a loro disposizione.
L’uso di carte scenario fa venire in mente le missioni di Earth Reborn: come nel fortunato titolo di Boelinger, anche qui si è scelto un approccio graduale con il primo dungeon formato da 2×2 stanze ed ogni giocatore che ha a propria disposizione solo 2 personaggi e 2 oggetti.
Progredendo con il gioco, verranno introdotti nuovi elementi, regole, oggetti e la possibilità di gestire party più numerosi.