Archon: un nuovo city-building da Artipia Games
Di Alberto “Doc”
Artipia Games, dopo averci portato al circo con Drum Roll, fra le stelle con Among the Stars e nel mondo della finanza con Brief Case, mette in cantiere Archon, lavoro a 4 mani del duo Nikolas Sakaloglou Sotirios Tsantilas e che nulla ha a che vedere con l’omonimo videogioco degli anni ottanta. Vediamo allora di che si tratta.
Veniamo innanzitutto all’ambientazione. Il gioco ci porta nella fantastica terra di Cardis, governata da re Rhodrig. Cardis è un regno ricco e potente confinante con diverse province sotto il suo controllo che gli permettono di avere accesso ad importanti risorse economiche. Tutto questo benessere ha però attratto diverse potenze interessate ad acquisirne le ricchezze. Il regno così ha dovuto affrontare numerosi attacchi da più fronti e nonostante Cardis sia sempre riuscito a resistervi, la nazione ha però subito pesanti perdite. Grazie al sostegno di alcuni benestanti arconti, il regno ha potuto risollevarsi ricostruendo quanto era andato perduto, arte e scenza hanno potuto rifiorire nuovamente e un nuovo esercito e un nuovo arsenale è in preparazione per affrontare i nuovi attacchi che inevitabilmente verranno sferrati contro il regno.
Con questa premessa già è chiaro che i giocatori rivestiranno i panni di questi nobili arconti dediti alla ricostruzione e allo sviluppo di Cardis con l’obiettivo di ottenere il favore di Re Rhodirg. Gli arconti utilizzeranno la loro influenza per portare dalla loro parte le autorità del regno instaurando un continuo conflitto fra di loro per vedere chi meglio riuscirà a manipolare i loro subordinati per perseguire i loro scopi.
Una partita di Archon si sviluppa lungo un periodo di 3 anni ognuno dei quali suddiviso in 3-4 turni di gioco. Per ogni anno di gioco il re presenterà le sue richieste che gli arconti dovranno riuscire a soddisfare. Durante i turni di gioco ogni giocatore svolgerà diverse azioni che gli permetteranno di ottenere reddito e risorse, reclutare soldati per la guardia reale, ricostruire la città e utilizzare gli edifici di palazzo per ottenere carte punteggio di tre diverse categorie: scienza, arte e guardia reale. La selezione di queste azioni avviene tramite una meccanica che mette insieme il piazzamento lavoratori con il card-driven. Il giocatore che avrà conseguito più punti vittoria al termine della partita sarà il vincitore.
La descrizione che vi ho fatto di questo nuovo titolo me ne ricorda alcuni altri sul genere come ad esempio Comuni in cui i giocatori pur essendo in competizione fra loro devono difendersi da attacchi esterni. Il gioco quindi non credo porti particolari novità nel panorama ludico del city-buindilng ma il mescolare insieme due meccaniche collaudate come quelle descritte potrebbe produrre un risultato interessante e degno di essere quantomento provato.
Attualmente in regolamento non è ancora stato pubblicato ma spero lo sarà presto così da farci un quadro più preciso di come si sviluppa un turno di gioco e della possibili strade per raggiungere la vittoria.