Die Paläste von Carrara – Recensione del gioco e della prima espansione
Di Davide “Canopus”
Ah, l’Italia! Il Bel Paese, anche se spesso e volentieri criticato, esercita da sempre un fascino magnetico sugli stranieri: ancora ricordo fumetti americani in cui rappresentavano Venezia piena di stanze segrete colme di tesori e con la gente che si tuffava nei canali senza beccarsi strane malattie. Ma tra tutte le regioni italiane, credo che sicuramente quella che sollecita di più la voglia di vacanze italiche negli stranieri sia la Toscana, non per niente ci sono un sacco di giochi in scatola tedeschi ambientati in questa regione (sarà merito del Lucca Games o del fatto che un sacco di autori nostrani sono toscani). Ora, indovinate un po’ dov’è ambientato questo Die Paläste von Carrara? Nel Molise?!? No, risposta sbagliata :-| Questo titolo ci trasporta nella Toscana del Nord dove dovremo comprare il famoso marmo di Carrara e costruire palazzi lungo la riviera tirrenica. Ma la cosa che salta all’occhio in questo titolo non è tanto l’ambientazione, quanto l’interessante utilizzo che fa di un’enorme ruota girevole montata sul tabellone. La ruota, nella sua versione mobile quanto in quella statica, di solito stampata sul tabellone, è uno strumento che negli ultimi anni ha preso sempre più piede nei boardgames, soprattutto nei titoli gestionali. Giusto per fare qualche esempio, abbiamo: Le Havre – Ancora in Porto, Navegador, Imperial, Imperial 2030, Ora et Labora e in generale quasi tutti i titoli di un certo Mac Gerdts. Questo meccanismo, che permette la ciclicità, è solitamente utilizzato per la selezione delle azioni o la registrazione dei cambi di stato del gioco. Ma volete sapere quale sarebbe il sistema intelligente ed interessante di utilizzare la ruota presente nel gioco? Continuate a leggere…
Ambientazione
Il gioco è ambientato in un periodo storico non indicato esplicitamente. Nel regolamento si fa riferimento al re, immagino quindi sia ambientato dopo la nascita del Regno d’Italia, quindi dopo il 1861, dato che prima in Toscana vi era il granducato, anche se i vestiti dei personaggi sulla scatola suggeriscono un periodo precedente. Disquisizioni storiche a parte, i giocatori vestono i panni di capi di ricche famiglie di mercanti di marmo che, sotto l’invito del re, accettano di costruire splendidi edifici nelle città della costa tirrenica. In occasioni speciali le famiglie inviteranno il re a vedere i loro progressi, a seconda di dove e cosa avranno costruito riceveranno dei benefici in denaro o in fama che saranno utili per portare avanti la loro attività ed essere riconosciuti come i migliori costruttori e commercianti di marmo del paese (titolo ambitissimo eh).
Materiali
Tabellone | È di forma quadrata e si nota subito in angolo in basso a destra l’enorme ruota bianco marmo che rappresenta la cava/mercato di Carrara. Consiglio di leggere come montare la ruota invece di precipitarsi subito nell’impresa: correte il rischio di dimenticarvi un supporto che la mantiene rialzata dal resto del tabellone per agevolarne la rotazione. La ruota è divisa in spicchi e ad ogni spicchio è associata, sul tabellone, una serie di disegni di cubetti colorati con indicato all’interno il prezzo del marmo nello spicchio che si trova in quella posizione al momento. Di fianco alla cava è presente la zona dove acquistare le tessere edificio e nella parte alta del tabellone una raffigurazione stilizzata delle 6 città in cui è possibile costruire edifici, ognuna di un colore diverso: Livorno è bianca, Pisa è gialla, Lucca è rossa, Viareggio è verde, Massa è blu e Lerici è nera (ok, questa ultima non è in Toscana ma in Liguria, però è molto vicina a Carrara). Il tabellone è circondato da una traccia segnapunti che arriva a 50. |
Plance | Una per giocatore, di forma rettangolare, sono bifacciali e un lato si utilizza per l’espansione. Il lato del gioco base riporta un albero in basso a destra. Raffigurano le 6 città sopra cui i giocatori andranno a costruire i loro edifici (si, avete capito bene, gli edifici si costruiscono sopra la plancia giocatore e non sul tabellone). Inoltre, riportano i disegni delle 6 famiglie di edifici disponibili nel gioco. |
Tessere edifici | Sono gli elementi graficamente più rilevanti del gioco. Vi sono 6 famiglie di edifici: castelli, ville, palazzi, cattedrali, biblioteche e porte. Per ogni categoria vi sono 5 edifici il cui costo di costruzione, indicato in alto a destra dentro ad un cubo di marmo, varia da 1 a 5. Ogni edificio è illustrato ottimamente in colori pastello e in assonometria. Sotto ogni edificio vi è il nome che, anche se il gioco è in tedesco, è incredibilmente scritto in italiano (a parte cattedrale che è scritto cathedrale), e il simbolo della tipologia di oggetto associata. Non spaventatevi se 2 tipologie di edifici, villa e castello, hanno lo sfondo verde, mentre tutti gli altri edifici hanno sfondo arancione, è una differenza utile solo per l’espansione. |
Cubetti di marmo | 42 bellissimi blocchetti rettangolari in legno che rappresentano il marmo, 7 per ognuno dei 6 colori: nero, blu, verde, rosso, giallo e bianco. Molto belli da vedere e in tinta unita. Sono accompagnati da un sacchetto di stoffa nero per poterli pescare in modo casuale. |
Monete | Tanti segnalini circolari in 3 colori: bronzo per le monete da 1, argento per le monete da 5 e oro per le monete da 10. |
Segnalini oggetti | 36 segnalini oggetti in legno verniciato trasparente. Ogni gruppo di 6 oggetti ha una forma diversa e richiama un gruppo di edifici. Abbiamo quindi: il libro per la biblioteca, la coppa per la cattedrale, la corona per il palazzo, la bandiera per il castello, il portale per la porta e il “distintivo” per la villa. |
Scheda obiettivi | Scheda rettangolare che da un lato riporta il meccanismo per montare la ruota sul tabellone e dall’altro le sagome di 4 carte su cui è indicato cosa fare per raggiungere la conclusione del gioco. |
Pedine | 6 pedine per giocatore, in legno e a forma di pedone degli scacchi. Ognuna dipinta in tinta unita rispettivamente dei colori dei giocatori: blu, rosso, verde e giallo. |
Schermi giocatore | Composti da una superficie in cartoncino pieghevole sopra la quale si monta un tetto colorato, con i colori del giocatore associato. Nel complesso formano una villa in marmo. Il lato interno dello schermino è in color marmo, peccato che non sia riportata una piccola schematizzazione delle azioni possibili, anche se poche. |
Segnalino primo giocatore | Segnalino di forma irregolare che raffigura una scultura di marmo. Questo segnalino non passa di turno in turno, serve solo ad indicare chi ha iniziato il gioco così che ogni giocatore faccia lo stesso numero di turni prima della fine della partita. |
Tessere punti | 4 tessere che servono ad indicare che il giocatore ha superato il valore di 50 o di 100 sulla scala dei punti. |
Busta del mistero | È una busta di carta bianca con sopra un adesivo tondo e arancione che nel mio caso riporta un qualcosa che credo possa interpretarsi come “non aprire fino alla seconda partita” o qualcosa di simile. L’ipotesi più accreditata è che contenga gli elementi dell’espansione. Per sapere cosa c’è dentro guardate dopo la sezione meccaniche. |
Setup e preparazione
Setup
Molto rapido, circa 5 minuti, se si considera il gioco base. Consiste nel dare ad ogni giocatore una plancia, uno schermo protettivo, 20 monete e il suo set di 6 pedine. Si estrae il primo giocatore che riceve l’apposito segnalino e riceve un marmo nero, il secondo un marmo blu, il terzo un marmo verde e il quarto un marmo rosso. A fianco al tabellone è messa la scheda degli obiettivi, sullo zero del segnapunti una pedina per giocatore e un marmo per colore sul primo spicchio della ruota, quello in corrispondenza dei 6 cubetti di marmo disegnati. Sono estratti in modo casuale 9 edifici e messi negli appositi spazi, poi, nella zona del tabellone caratterizzata da una ellisse disegnata con sopra una moneta da 10, viene posizionato un oggetto per tipologia.
Regolamento
Il manuale è molto schematico e ricco sia di esempi che di illustrazioni. Riporta anche delle osservazioni degne di capitan ovvio (tipo che se il sacchetto del marmo è vuoto non si estrae più marmo, ma va!!!), ma per fortuna le regole sono così veloci e banali da essere lette con facilità e spiegate in 10 minuti tramite semplici esempi. Ovviamente tutto questo per la versione base del gioco.
Meccanica di gioco
50 tonnellate di marmo grazie, ma che sia bello fresco
La partita, nella versione senza espansione, si snoda tramite turni sequenziali ed individuali dei giocatori, al loro turno, potranno scegliere una, ed una sola, delle seguenti 3 azioni da svolgere:
– Acquistare marmo al mercato: questa è l’azione che permette di utilizzare il meccanismo chiave del gioco, ossia l’enorme ruota girevole. Il giocatore che compra marmo deve per prima cosa ruotare la ruota di uno spicchio in senso orario. Questo fa si che il marmo cali di prezzo. Infatti il marmo che si trova in un dato spicchio di ruota, una volta che questa viene girata costerà una moneta in meno, questo può far si che alcune tipologie di marmo diventino gratuite. Successivamente, il giocatore estrae dal sacchetto di stoffa tanti cubetti di marmo, in modo casuale, quanti necessari per raggiungere il totale di 11 cubetti presenti sulla ruota. Infine, può finalmente acquistare il marmo che desidera pagando tante monete quante quelle indicate sui cubetti disegnai sul tabellone in corrispondenza dello spicchio da cui compra. Nella remota possibilità che il giocatore non sia in grado di comprare nulla, probabilmente perché la pesca del marmo gli è andata male, deve dimostrare di non avere abbastanza denaro per acquistare, e riceve 2 monere dalla riserva.
– Edificare un edificio: il giocatore sceglie uno dei 9 edifici presenti sul tabellone, possono anche essere meno di 9 nei turni finali del gioco, e lo posiziona sopra la città dove vuole costruire nella sua plancia, in modo da formare una riga verticale con eventuali altri edifici costruiti precedentemente in tale città. Il costo in cubetti di marmo è indicato in alto a destra sulla tessera, e varia da 1 a 5, mentre il tipo di cubetti da utilizzare dipende da dove si vuole costruire l’edificio. Per esempio, Livorno, la città più trendy nel gioco, accetta solo edifici fatti con marmo di qualità “over the top”, quindi se si vuole edificare un edificio a Livorno si dovrà utilizzare solo marmo bianco. A Pisa sono già di bocca più buona e il loro piano urbanistico accetta edifici fatti sia con il marmo bianco che giallo. Avanti così fino ad arrivare a Lerici, dove non hanno grandi pretese e accettano edifici realizzati con qualsiasi tipo di marmo, compreso quello nero utilizzabile solo in questo posto. Una volta posizionato l’edificio, se ne pesca subito un altro dalla pila per riempire lo spazio vuoto lasciato sul tabellone.
– Valutare: le valutazioni possono essere di 2 tipologie: sulle città e sulle tipologie di edifici.
- Valutazione delle città: per prima cosa si posiziona una pedina del giocatore, che fa la valutazione, sulla città del tabellone (attenzione, non della plancia giocatore), questo fa si che per il resto della partita nessun altro giocatore potrà valutare la stessa città. Poi, il giocatore che svolge la valutazione, e lui solo, guarda gli edifici che ha posizionato sopra la città in questione sulla sua plancia e ne somma il costo in marmo indicato sulle tessere; infine guadagna un ammontare in punti vittoria o monete pari al bonus, indicato sulla città, moltiplicato la somma dei costi degli edifici. Per esempio, se si svolge la valutazione di Viareggio, e su Viareggio si sono costruiti 2 edifici da 2 e uno da 4 marmi, il giocatore guadagna 2×2+4=8×2=16 monete perché Viareggio di bonus da 2 monete per ogni blocco di marmo utilizzato per edificare gli edifici. Unico vincolo alla valutazione di una città è che si devono aver costruiti nella città un numero di edifici pari al numero di icone rappresentate sotto alla città sul tabellone: 2 edifici per Livorno, Pisa e Lucca, 3 per Viareggio, Massa e Lerici.
- Valutazione di una tipologia di edifici: anche in questo caso, per prima cosa il giocatore posiziona una pedina sull’icona della categoria di edifici che intende valutare sulla propria plancia personale. Questo farà in modo che il giocatore non potrà più valutare la stessa categoria di edifici per il resto della partita, ma non vincolerà gli altri giocatori, come invece avviene per le città. Ovviamente si può valutare un tipo di edificio solo se si ha costruito almeno un edificio di quel tipo sulla propria plancia. In questo caso si guarda il costo di ogni singolo edificio e si moltiplica per il bonus delle città in cui sono edificati. Per esempio, se si valutano le biblioteche e ne è costruita una da 5 a Lerici, una da 2 e una da 3 a Viareggio e una da 1 a Livorno in totale il giocatore incasserà 1×3 punti vittoria grazie alla biblioteca a Livorno e 5×1+(2+3)x2=15 monete grazie alle biblioteche costruite a Viareggio e Lerici.
Quando viene svolta una valutazione il giocatore prende anche tanti oggetti dalla riserva, se ve ne sono ancora, quanti e della tipologia indicata sulle tessere. Per esempio se si valuta Massa e vi sono 2 porte e un castello il giocatore prende 2 portali e una corona. Attenzione a non prendere gli oggetti posti sul tabellone.
Una volta per turno è anche possibile eseguire un’azione extra che prevede di pagare 10 monete per prendere uno degli oggetti posti sul tabellone, finché ve ne sono.
Volontà marmorea di vincere
La conclusione della partita può giungere in 2 modi: o perché sono stati costruiti 30 edifici, quindi è terminata la pila da cui pescarli e non vi sono più edifici sul tabellone, oppure un giocatore ha soddisfatto i 3 obiettivi indicati sulla scheda degli obiettivi e ha dichiarato la fine della partita. La seconda modalità è di gran lunga la più diffusa. Innanzitutto va notato che la scheda obiettivi ha 4 slot di cui il quarto è sostanzialmente vuoto e viene utilizzato solo con l’espansione. Gli altri 3 slot, partendo dall’alto, indicano i 3 obiettivi da raggiungere, ossia: eseguire 4 valutazioni, avere un numero di segnalini oggetti dipendente dal numero di giocatori, indipendentemente dal tipo di oggetto, e costruire edifici fino ad aver raggiunto un certo ammontare di cubetti di marmo spesi, valore in funzione del numero di giocatori. Anche se un giocatore soddisfa i 3 obiettivi non è obbligato a dichiarare il termine della partita e può attendere il momento a lui più propizio. Indipendentemente da come è finita la partita, il gioco prosegue finché ogni giocatore non avrà svolto lo stesso numero di turni, a questo è utile il segnalino primo giocatore. In seguito si procede al calcolo dei punti:
- Se il gioco è terminato perché un giocatore ha raggiunto i 3 obiettivi e dichiarato il termine della partita, questo giocatore guadagna subito 5 punti.
- Ogni oggetto vale 3 punti.
- Si guadagna un punto ogni 5 monete.
- Ogni edificio edificato vale tanti punti quanti il suo costo in marmo.
Terminato il calcolo chi ha più punti vince, in caso di pareggio vince il giocatore che ha più marmo dietro al proprio schermino.
L’espansione
La scatola del gioco contiene già al suo interno la prima espansione, che forse sarebbe meglio chiamare “materiale per il gioco in modalità avanzata”. Indipendentemente da come la si vuole mettere, si deve ammettere che è una piacevole sorpresa vedere che non si deve spendere pecunia extra per avere un’espansione fatta di qualche tessera di cartoncino e che di fatto è praticamente il completamento del gioco (alla faccia tua Pied Piper).
Dal punto di vista del materiale, dentro la misteriosa bustina bianca troverete 6 tessere edificio dal costo di 8 pezzi di marmo, 6 tessere sviluppo delle città, 2 tessere sviluppo per gli edifici e 31 carte obiettivo di buon spessore e in formato europeo grande, divise in 4 gruppi: carte primarie marroni, carte oggetto viola, carte edificio grigie e carte bonus verdi.
Dal punto di vista delle regole, la novità sono:
- Nell’azione si acquisto del marmo, il giocatore può scegliere di acquistare senza girare la ruota e senza pescare altro marmo, cosa utile se non si vuole correre il rischio di avvantaggiare l’avversario successivo facendoli trovare marmo a prezzo più basso.
- Gli edifici di valore 8 sono tenuti esterni al tabellone e si considerano sempre disponibili. Un giocatore che sta costruendo un edificio può decidere di costruirne uno da 8. Inoltre ora è possibile anche migliorare gli edifici sostituendo un edificio costruito in una città della propria plancia con un altro edificio di costo maggiore, anche se non è dello stesso tipo. L’edificio sostituito non rientra in gioco. Quando si esegue l’operazione di miglioramento si paga la differenza tra il costo dei 2 edifici.
- Quando si edifica un edificio da 8, indipendentemente che sia stato costruito da zero o come miglioramento, si può prendere a scelta una tessera sviluppo e posizionarla sopra la plancia. Da questo momento in poi, quando si valuta la città sviluppata, questa da i bonus indicati sulla tessera sviluppo invece che sulla città. Per esempio, Lucca in versione base fa guadagnare 2 punti vittoria ogni blocco speso per costruirci edifici, la tessera sviluppo fa guadagnare 3 punti vittoria e una moneta per ogni blocco.
- Quando si esegue la valutazione è possibile adesso anche valutare tutti gli edifici con sfondo arancione, che danno monete, o tutti gli edifici con sfondo verde, che danno punti vittoria. Sono presenti tessere sviluppo anche per queste valutazioni.
- Ad inizio partita vengono estratti a sorte, o scelti dai giocatori, gli obiettivi minimi per terminare la partita. Si sceglie una carta da ogni gruppo e la si pone sulla scheda degli obiettivi seguendo l’accortezza di posizionare ogni carta sullo slot del colore corrispondente. Si noti come non solo ora le condizioni di vittoria cambino di partita in partita, ma si aggiunge anche un quarto obiettivo. Per fare un esempio, i 4 obiettivi potrebbero essere: avere un certo numero minimo di edifici sulla propria plancia, possedere 3 coppie di oggetti identici, costruire 2 edifici in 3 città differenti e aver valutato 2 città a propria scelta.
Conclusioni
Grafica e componentistica | Componentistica veramente di buona qualità, a partire dalla sciccheria di mettere un supporto sotto la ruota per farla girare più agevolmente riducendo l’attrito sul tabellone. Bellissimi i cubetti di legno che rappresentano il marmo. Grafica nella media, a me piacciono molto gli edifici in pastello e in assonometria, ma si poteva forse fare di meglio. |
Ambientazione | Completamente slegata dalla meccaniche. Tolta la bella idea di rappresentare la fama di un costruttore nel costruire un certo tipo di edificio tramite gli oggetti: chi costruisce e valuta più edifici di un tipo all’inizio prende più oggetti che ne rappresentano la fama, poi nel corso del gioco gli oggetti terminano in quanto riuscire a costruire un certo edificio non è più una novità (mia interpretazione ovviamente). Il resto sinceramente non centra nulla. Paradossalmente il problema più grosso lo da la ruota: i blocchi di marmo che stanno più tempo sulla ruota diminuiscono di prezzo man mano che la si fa girare, come se soffrissero di obsolescenza, ma se c’è una cosa che non è deperibile è proprio il marmo. In pratica il meccanismo avrebbe funzionato meglio con altre tipologie di merci che soffrono l’obsolescenza (automobili, tecnologia, ecc.). Con l’espansione la situazione non migliora e trovo inverosimile che si possa convertire una cattedrale in una porta migliorandola. |
Manuale | Pieno di immagini ed esempi, ma con alcune delucidazioni alle regole che sembrano un po’ troppo ovvie. Per fortuna le regole del gioco sono poche e coincise, o si rischiava di trovarsi davanti un bel manualone stile FFG pieno di roba inutile. |
Dipendenza dal caso e meccaniche | Inutile farne mistero, la fortuna ha una sua componente, ma per fortuna assai limitata. Questa è ridotta a cosa si pesca dal sacchetto e a che edificio si pesca dalla pila. Per il resto il gioco segue una linea di chiara ispirazione tedesca con meccaniche che mirano al determinismo e al ridurre il caso. Bello ed intelligente l’utilizzo della ruota e presenta meccaniche forse anche già viste ma ben amalgamate tra loro. In particolare mi piace la variazione degli obiettivi per il termine della partita presente nel gioco avanzato e la presenza di tessere sviluppo per personalizzare le proprie città. Mi piace invece meno la possibilità di migliorare gli edifici, ma nel complesso ha un suo perché. |
Interazione tra i giocatori | L’interazione è di tipo indiretto e spinge i giocatori a prendere una tessera edificio o a valutare una città prima degli altri. Anche il mercato garantisce una certa interazione, introducendo il concetto di dover controllare a quanto scende il prezzo del marmo per i propri avversari. A tal proposito risulta molto strategica ed interessante la regola del gioco avanzato che permette di acquistare marmo senza girare la ruota. |
Idea | Le ruote e rotelline sembrano molto in voga e nell’arco del 2012 si è assistito ad una certa esplosione del fenomeno. Per certi versi ne capisco le motivazioni visto che permette delle meccaniche di ciclicità e periodicità, anche se in questo caso si è più interessati proprio al fenomeno di rotazione in sé che permette di spostare i cubetti da una casella ad un’altra con un semplice movimento senza spostare tutto. Certo, non avevo ancora mai visto utilizzare una ruota per rappresentare l’obsolescenza dei prodotti e il conseguente calo di prezzo, anche se la cosa di certo avrebbe funzionato meglio con beni meno… marmorei. |
Longevità | Del gioco base piuttosto ridotta, aumenta notevolmente con l’espansione tramite la meccanica degli obiettivi che si modificano di partita in partita tramite le carte. |
Scalabilità | In 2 giocatori risulta un pochetto noioso. In 3 e in 4 gira bene ma si vivono esperienze di gioco diverse. In 3 giocatori la partita è più rilassata e calma e in genere ogni giocatore finisce per farsi un suo monopolio di edifici costruendosi almeno 4 dei 5 edifici di una data tipologia e incassandone i bonus. La partita in 4 appare più combattuta con maggiore difficoltà nel raggiungere una situazione di vantaggio notevole su una categoria di edifici e garantendo una maggiore interazione tra i giocatori che si litigano determinate tessere con maggiore foga, per non parlare della corsa alle valutazioni delle città. |
Impressioni giocatori | Per ora è piaciuto a tutti quelli a cui l’ho proposto, ad eccezione di qualche patito degli american games rimasto stranito dalla mancanza del dado. Diversi sono stati i giocatori, di ogni categoria, che mi hanno chiesto di riprovarlo, anche con le regole avanzate. Direi che la versione base del gioco è potenzialmente adatta a tutti, pure a neofiti, che saranno attratti più dal fatto che sia un gioco ambientato in Italia che dall’idea di operare nel campo del marmo. Il gioco avanzato invece lo consiglio non prima della terza partita per neofiti e giocatori occasionali. |
Giudizio personale | Il gioco mi è piaciuto, sia nella versione base che in quella espansa. Trovo che anche nella versione base, per quanto le azioni selezionabili non siano molte, ci siano comunque delle variabili da tenere monitorate attentamente per non rischiare di perdere il controllo della situazione. Piacevole anche il fatto di trovare un’espansione, o i componenti per il gioco avanzato, in una busta già dentro la scatola (cosa da non dare troppo per scontato, si veda Rattus o Tenno’s Court di Shogun), riduce il senso di colpa di aver speso più di 40 euro per un gioco. Molto bella l’idea e ben utilizzata la ruota, anche se in parte è colpa sua se ambientazioni e meccaniche sono scollegate. |
Considerazioni strategiche
Per prima cosa parliamo del termine della partita. Da una mia piccola statistica, condotta su un campione assolutamente non significativo di giocatori con cui ho giocato, ho notato che in genere, nel gioco base, la partita finisce sempre perché un giocatore raggiunge i 3 obiettivi. Per quanto si vada vicini all’esaurimento delle tessere edificio, per ora la cosa non mi è mai successa. Inoltre, il distacco tra il primo e l’ultimo giocatore è grosso modo poco più di una decina di punti vittoria. Ne consegue che i 5 punti che si ottengono dichiarando la fine della partita possono essere significativi, attenzione quindi a non fare gli avidi. Nel gioco avanzato con l’espansione, invece, è cosa abbastanza frequente che non si riesca a chiudere la partita raggiungendo gli obiettivi, spesso per colpa di carte verdi, tipo quella che prevede di valutare 2 precise città e che solitamente non si riesce mai a portare a termine. In termini di punti, in entrambe le modalità di gioco, hanno un ruolo fondamentale gli oggetti, quindi cercate in tutti i modi di accumularne il più possibile, nel gioco base, o di fare le combinazioni indicate nella carta viola, per il gioco avanzato. Altra cosa, nel gioco base la partita si divide in 2 fasi, una in cui si cerca di edificare più edifici possibili dello stesso tipo e una seconda in cui si cerca di edificare di tutto pur di raggiungere le condizioni di vittoria. In genere questo non è il modo più efficiente di giocare e converrebbe di più una strategia più equilibrata e di differenziazione, che di solito viene applicata nel gioco avanzato dato che le carte viola in genere spingono a costruire diversi tipi di edifici. Ad inizio partita avranno molta importanza le città che fanno guadagnare denaro, ma verso la fine saranno più importanti quelle che danno punti, quindi attenti a non tralasciarle troppo. Altra considerazione, se potete prendere qualcosa di gratis dalla ruota fatelo, anche se non lo utilizzate al momento potrà esservi utile in futuro, oppure potrete ostacolare gli avversari e vi potrebbe anche fare comodo per un eventuale spareggio.
Pro: |
Contro: |
Componentistica molto buona. | Ambientazione slegata dalle meccaniche. |
Regole semplici e veloci da spiegare. | Differenza nell’esperienza di gioco molto marcata a seconda del numero di giocatori. |
Gioco base adatto potenzialmente a tutti. | Mancanza di una schematizzazione delle regole dietro agli schermini del giocatore. |
Espansione già inclusa nella confezione senza costi aggiunti. | Un po’ costoso per quello che è. |