Nuova infornata di espansioni: fantasy e fantascienza si espandono
di Federico “Kentervin”
Nuova infornata di espansioni e di riedizioni: intanto c’è da dire che la Tasty Minstrel sembra abbia destato più di un interesse da parte delle altre case editrici. Dopo aver ristampato Belfort e Homesteaders, altre case (rispettivamente Pegasus Spiele e White Goblin) hanno pensato di fare lo stesso. Ecco quindi le nuove edizioni dei suddetti giochi: Belfort non è ancora disponibile (ma lo sarà a breve) mentre Homesteaders ha avuto dei problemi (le copie presenti ad Essen avevano un paio di fustelle con il retro scambiato) ma dovrebbe essere stato tutto sistemato e le copie ora in circolazione dovrebbero essere ok.
E non contenta di aver trovato nuovi sostenitori, la Tasty Minstrel non se ne sta certo con le mani in mano. Mentre si attende per l’anno prossimo una espansione per Belfort (che aggiunge nuove meccaniche e nuove Gilde in grado di sfruttarle), per darci modo di ingannare il tempo nell’attesa, pubblica una serie di 3 carte sotto il nome di Guild Promo Pack 1 da aggiungere al gioco base. E trova inoltre il tempo per allargare il proprio catalogo con Noblemen (la Pegasus Spiele curerà l’edizione tedesca), di cui avremo presto modo di parlare in maniera approfondita.
Proseguendo con le espansioni, ecco un altro po’ di new entry:
Il primo della lista è Lords of Waterdeep: Scoundrels of Skullport, ampiamente posticipato ed ora finalmente annunciato in via definitiva per agosto 2013 (se ne menzionava l’arrivo già nel manuale del gioco, ma nessuno si aspettava avrebbe tardato tanto). L’espansione va ad aggiungere due nuovi luoghi, Undermountain e Skullport.
Il primo è semplicemente il più grande e famoso Dungeon dell’intero Faerun, aspettiamoci quindi un’espansione che punta al lato avventuroso del gioco, arricchendolo con quest più corpose ed articolate ed offrendoci maggiori opportunità di imbarcarci in nuove ed emozionanti avventure: nuove missioni ci aspettano dietro l’angolo.
Skullport è invece un porto pieno zeppo della peggiore feccia, un luogo dove non è saggio avventurarsi senza una adeguata preparazione e le necessarie conoscenze. Questa espansione introduce una nuova risorsa, la Corruzione e dovrebbe puntare più sull’aspetto gestionale del gioco.
E’ possibile introdurre le espansioni separatamente o utilizzarle tutte e due per aumentare la profondità e le possibilità che il gioco offre, elevandolo da semplice entry-level a qualcosa di ben più corposo ed articolato (innalzando di conseguenza la durata della partita).
Lords of Waterdeep: Scoundrels of Skullport introduce inoltre nuovi Lords, nuovi edifici e la possibilità di giocare in sei giocatori, cosa gradita ai giocatori che trovavano già sufficiente l’esperienza offerta dal gioco base.
Lords of Waterdeep ha avuto un buon riscontro di pubblico, almeno oltreoceano, mentre qui da noi è passato un po’ in sordina: questa espansione, lungamente attesa, dovrebbe riportare il gioco sotto i riflettori e riaccendere l’interesse per questo gestionale dal sapore fantasy.
Dungeon Lords: Festival Season è invece una nuova espansione per Dungeon Lords. Gli anni di gioco rimangono sempre due, ma i round passano da 4 a 5: è stata aggiunta una stagione (dopo l’inverno c’è la stagione del festival). Se i giocatori avranno più tempo per costruire il loro dungeon e dare un degno benvenuto agli avventurieri che oseranno far loro visita, anche gli eroi potranno organizzarsi, potendo contare sull’aiuto di una nuova classe di personaggi: i bardi. Questo nuovo personaggio se ne sta in fondo alla fila e dona 1 Punto Ferita per ogni liuto riportato sulla propria tessera a chi sta davanti: quindi se il personaggio riporta 2 liuti, i primi due avventurieri avranno 1 Punto Ferita in più, mentre con 3 liuti i personaggi interessati saranno 3. Ogni volta che un personaggio muore, però, il bardo perde uno dei propri liuti. Più bardi possono sommare i propri effetti.
Anche i maghi potranno dedicarsi allo studio di nuovi, fastidiosissimi incantesimi e a peggiorare la situazione questa volta i paladini in circolazione saranno due. I Dungeon Master potranno rispondere schierando nuovi mostri, costruendo stanze ancora più diaboliche e pericolose e preparando un arsenale di trappole nuove di zecca.
La città offrirà nuove opzioni ai DM in erba: sarà possibile rubare una moneta alla banca, incolpando gli avversari che saliranno sull’Evilometro o recarci all’Università per dare un’occhiata ad una carta combattimento e far guadagnare un Punto Cattiveria agli avversari. Potremo sabotare l’Evilometro pagando una moneta d’oro, scendendo nel grado di cattiveria e spingendo verso l’alto gli altri avversari e sarà possibile recuperare i tunnel distrutti dalle incursioni degli avventurieri, anziché perdere tempo a scavarne di nuovi. Le azioni a disposizione saranno sempre 8, ma ogni stagione una di queste sarà rimpiazzata da degli spazi alternativi che ci daranno accesso a nuove, stuzzicanti opzioni.
Per appagare il proprio ego sarà inoltre possibile, all’inizio di ogni anno, acquistare un animaletto da compagnia (vi lascio immaginare di che genere) che vi assisterà nell’elaborazione dei vostri piani malvagi, aiutandovi con le sue abilità.
Dungeon Lords: Festival Season include inoltre la mini espansione Dungeon Lords: The New Paladins, precedentemente uscita.
Passiamo ora dal fantasy alla fantascienza.
L’universo di High Frontier si espande ulteriormente con High Frontier Colonization, ma non prima di giugno 2013 (ma il preorder si apre già a gennaio).
Dopo aver dato il via all’Era dell’esplorazione ora è venuto il tempo di dedicarsi alla colonizzazione dei nuovi pianeti. L’espansione è compatibile con la prima e la seconda edizione: include gli elementi della prima espansione (ora fuori produzione) ed aggiunge:
– Carte e cilindri in legno per rappresentare le colonie spaziali di Bernal
– Carte Colonie
– Cubi di varie dimensioni per rappresentare le fabbriche 3-D printer e le Superfreighters (navi cargo)
– Carte Advanced Thruster che rappresentano Gigawatt Rockets e Terawatt Starships
Ci saranno generatori, radiatori, nuove carte ed una nuova mappa. Insomma, tanto tanto materiale in più e nuove affascinanti possibilità.
Meno corpose nei materiali (ma non nei contenuti), arrivano un paio di espansioni anche per Manhattan Project sotto forma di mazzi di carte da aggiungere al gioco.
Nations è un mazzo di 7 carte che permette ad ogni giocatore di assumere il ruolo di una potenza mondiale. Ogni carta è essenzialmente un palazzo che è immune ai bombardamenti aerei ed allo spionaggio e permette di avere un’abilità speciale specifica che ci accompagnerà durante il corso di tutta la partita.
Manhattan Project: Second Stage è invece composto da 3 piccole espansioni che possono essere aggiunte a piacere al gioco base (una alla volta o tutte insieme):
– Nations 2 funziona come Nations: 7 carte che rappresentano altrettanti Stati, ognuno con un potere speciale.
– Rocket Technology permette di costruire una fabbrica di missili grazie all’azione “Design Bomb”. I missili possono rimpiazzare i bombardieri con un sovrapprezzo addizionale, oppure possono essere utilizzati per distruggere edifici avversari.
– H-Bomb Technology: l’azione “Design Bomb” permette di costruire Bombe H, scartando 2 bombe atomiche già costruite. Per costruire una Bomba H, il giocatore necessita anche di una nuova risorsa (il Lithium Deuteride), rappresentato da un nuovo tipo di carte che funzionano in maniera simile alle miniere.
Anche qui niente di rivoluzionario, le meccaniche di base vengono semplicemente arricchite senza snaturare il gioco: le espansioni modulari permettono di scegliere ciò che più ci piace e di ignorare quello che convince di meno.
Chiude la carrellata Conquest of Planet Earth: Apocalypse, espansione che include 4 nuove razze aliene, una delle quali è la Martian Confederation, già vista in Invasion From Outer Space: The Martian Game. Ci sono poi i Qua’To che possono costruire basi nelle locazioni vuote per ottenere +1 in forza o in intelligenza, un’altra razza composta da due diverse sottorazze e che possiedono alti valori di intelligenza o di forza e che utilizzano gettoni fronte retro in modo da poter utilizzare quella desiderata e la misteriosa razza Sirens. Nuove razze, ma anche nuovi alleati per gli invasori (4 per la precisione; nel preorder venivano date anche le relative miniature rosse) e nuovi rinforzi per i terrestri. Nello specifico stiamo parlando della Resistenza Costiera, dotata di un proprio mazzo separato da cui potrete attingere per mettere in campo navi, sottomarini e jet. Da segnalare la Battleship, dotata di un proprio segnalino e che una volta pescata viene collocata a difesa della locazione. Se danneggiata, viene capovolta e deve essere colpita ancora. Chi affonda la Battleship la può reclamare, guadagnando 1 Punto Terrore. Ci sono inoltre moltissime locazioni che andranno ad aggiungersi a quelle del gioco base e che introducono una nuova icona, usata per indicare le locazioni costiere. Non mancano inoltre una nutrita serie di carte evento per movimentare ulteriormente il gioco e la possibilità di giocare in sei.
Grazie a questa espansione in Conquest of Planet Earth: The Space Alien Game la battaglia si fa ancora più agguerrita.
Per Dungeon Lords: Festival Season si sa qualcosa per una traduzione in italiano?
Grazie e complimenti per l’articolo!
Luca
Non ho info al riguardo, anche se credo ci vorrà del tempo. Non appena so qualcosa lo scriverò, le novità introdotte sembrano interessanti.