Ruthenia: un wargame che viene dall’Est Europa
di Alberto “Doc”
I wargame hanno spesso come sfondo storico temi classici e ben noti: pensiamo a crociate, guerre puniche, guerre mondiali, etc. Il gioco di cui vi parlo oggi invece ha una cornice più particolare portandoci nell’est europa lungo le coste del mar nero. Dopo una gestazione di oltre due anni, arriva alla sua versione finale Ruthenia, wargame ideato da Denys Lonshakov ed edito da Two Geeks. Scopriamo meglio di cosa si tratta.
Innanzitutto partiamo dall’ambientazione: il gioco copre un periodo compreso fra il sesto e l’undicesimo secolo dC. Le invasioni degli Unni sono terminate. L’impero Romano d’ccidente e l’impero Bizantino d’oriente riportano le loro forze nel bacino del mediterraneo.Orde di nomadi continuano a spingersi verso l’Europa passando per il Wild Field, la zona delle steppe attorno ai fiumi Volga, Don e Dniper. I coloni delle tribù slave, si spingono nelle steppe del sud lasciando le foreste e le paludi del nord, insediandosi nell’europa dell’est e nei Balcani. Ci sono tre giovani stati pronti a contendersi il dominio della regione assieme all’antico impero bizantino.
Le terre di cui stiamo parlando sono appunto la zona dell’Europa dell’est a nord del mar Nero.
Il gioco si sviluppa lungo due direttrici: la prima dove costruire edifici e muovere le proprie truppe lungo la mappa politica rappresentata sulla plancia di gioco, la senconda dove ingaggiare battaglia risolvendo gli scontri tramite la meccanica del card driven. Scopo del gioco è conquistare e custodire il maggior numero di possedimenti, cosa non facile visto che oltre agli avversari dovremo anche avere a che fare con le fedeltà del nostro popolo e le incursioni di tribù slave e nomadi. Queste ultime sono fazioni indipendenti le cui azioni verranno decise da lanci di dado che andranno a determinare l’attivazione o meno di carte evento di fazione. La meccanica di combattimento per come è stata ideata cerca di ridurre l’influenza del caso permettendo strategie basate sulla composizione del proprio esercito che potrà essere formato sia da truppe regolari, sia da mercenari.
Il gioco si sviluppa in vari round suddivisi in diverse fasi che consentono di dare ordini di costruzione e movimento, di risoluzione dei conflitti, di determinare il comportamento delle fazioni indipendenti e di eseguire azioni economiche, politiche e di acquisto.
La sensazione è di un titolo dove nulla è matematicamente certo, dove si continua a vivere in un equilibrio precario cercando comunque di consolidare il proprio potere nonostante i rischi e le minacce che lo insidiano, sia da parte degli avversari, ma soprattutto da parte di eventi inattesi. Il gioco è previsto in uscita ad Essen e chissà se riusciremo a vederlo in Italia. Sarebbe proprio interssante giocarci una partita. Vediamo cosa sapranno portarmi a casa i miei emissari che spedirò alla volta delle lande teutoniche. ;)
Nel frattempo per saperne di più potete spulciarvi la versione 2011 del regolamento.