“Escape: The Curse of the temple” in fuga con Queen Games
di Alberto “Doc”
Il tema mediorientale sempre caro a Queen Games si arricchisce di un nuovo titolo dal gusto avventuroso e cadenzato da una colonna sonora che scandirà i tempi di gioco. Sto parlando di Escape: The Curse of the temple creato dalla mente di Kristian Amundsen Østby. Caliamoci in testa il cappello da Indiana Jones e… leggiamo il regolamento! :)
Il nome di questo gioco ci aiuta già molto a capire di che si tratta. Siamo una squadra di archeologi (o di avventurieri se preferite…) rinchiusa in un tempio maledetto dal quale dovremo fuggire prima che questo ci crolli addosso. Si, si tratta di un cooperativo in tempo reale. Avremo infatti 10 minuti di orologio per uscire da questo labirinto prima che diventi la nostra tomba. Il tempo sarà scandito da una colonna sonora che troveremo nel CD incluso nella scatola e che indicherà con particolari segnali sonori (lo sbattere di una porta, rumore di pietre che franano e altro…) alcune fasi di gioco ricordandoci quanto ancora ci resta prima che la partita volga al termine.
Il gioco inizia con tre tessere di partenza e con altre da esplorare e da piazzare man mano che il gruppo avanza lungo i corridoi e le stanze del tempio. Le azioni che ogni archeologo può fare sono determinate da lanci di dado. Ogni giocatore parte con 5 dadi. Alcune azioni possono essere effettuate collaborando così da sfruttare i simboli uguali di lanci di più avventurieri, lanci che avvengono in simultanea. Durante la loro esplorazione, potranno essere recuperate gemme magiche che renderanno più semplice fuggire. Quando infatti viene posizionata la tessera “USCITA”, i giocatori dovranno raggiungerla e potranno uscire solo ottenendo un numero di simoli blu pari al numero di gemme rimaste nel deposito del tempio (ovvero quelle non recuperate nel corso dell’esplorazione). Ogni volta che un giocatore porta fuori il proprio archeologo può donare un dado dei propri a uno degli altri giocatori così da agevolargli l’uscita. In ogni caso, se al termine della traccia audio gli archeologi non sono tutti fuori, la partita è persa.
Se penso a un cooperativo in tempo reale il primo titolo che mi viene in mente è Space Alert. Rispetto a questo però ritengo che Escape: The Curse of the temple sia molto più frenetico e caotico, soprattutto se giocato in 5. 10 minuti poi se qualcuno si mette a discutere, volano via molto presto. Credo quindi che l’adrenalina non mancherà se inizieranno le indecisioni e le discussioni su cosa fare e dove andare. Nel caso la difficoltà del gioco si abassasse diventando più pratici con meccaniche e materiali, il regolamento prevede la possibilità di aumentare il numero di gemme ad inizio partita rispetto a quello previsto per il numero di giocatori presenti così da rendere più ostica l’uscita dal tempio nella fase finale.
Sempre ai fini della longevità e della varietà, la scatola include due espansioni che possono essere giocate separatamente o insieme. La prima si chiama Tesori e permette di recuperare oggetti che possono agevolare la fuga, la seconda, “Maledizioni” invece mette i bastoni tra le ruote ai nostri avventurieri complicandogli la vita facendogli fare quello che non vorrebbero o rendendoli muti e altre cosine sul genere…
Abbiamo quindi fra le mani un gioco semplice, dalla dura contenuta ma che può a mio avviso riservare 10 minuti intensi e divertenti. Spero di trovarlo a Lucca perché vorrei farci una partita così da confermare le mie sensazioni. Segnamolo sulla lista dei “da provare” ;)