Yemaia apre i battenti con Al-Rashid
Di Alberto “Doc”
Sul palcoscenico delle case editrici fa il suo esordio la neonata Yemaia, il cui nome ricorda la divinità regina dei mari nella mitologia Yoruba del continente africano. Alle prosssime fiere autunnali (Essen – Lucca) la vedremo alla ribalta con il titolo Al-Rashid, un worker placement dal sapore mendiorientale che ha già suscitato più di qualche curiosità. Vediamo un po’ meglio di che si tratta…
Il nome di questo gioco fa riferimento ad Harun Al-Rashid, che fu uno dei grandi califfi della dinastia abbaside, figura che viene menzionata anche in diversi racconti delle Mille e una notte come uomo che fece progredire e prosperare il suo regno in ogni ambito culturale, scientifico, politico e governativo.
In questa cornice, ogni giocatore sarà a capo di una illustre famiglia di corte nel tentativo di conquistare il favore del sovrano tramite l’acquisizione di punti prestigio che determineranno il vincitore al termine della partita.
Il gioco si sviluppa in 5 turni ognuno dei quali consta di due fasi, una prima di piazzamento e una seconda di risoluzione, nel più classico stile dei worker placement. La parte interessante avviene però nella fase di risoluzione dove entra in gioco il concetto di dominanza. Chi ne ha più degli altri risolverà per primo le azioni su una certa area di gioco ottenendo maggiori benefici dall’azione intrapresa. Tale concetto in pratica è reso in fase di piazzamento dai propri segnalini che si distinguono in Pasha, mercanti e saggi, ognuno dei quali con un diverso livello di dominanza: inizialmente i giocatori ne avranno tre ma potranno poi aumentarli nel corso della partita per avere maggiori opportunità e maggiori azioni da svolgere. Quando tutte le aree sono risolte vengono eseguite le azioni di fine turno per iniziare con il successivo.
Se la meccanica di piazzamento è semplice e lineare, molto più articolata invece è la scelta fra le diverse aree a disposizione sulla plancia di gioco per conseguire punti prestigio. Il tabellone si divide principalemnte in due zone dove poter posizionare i propri segnalini: la città che raggruppa diversi palazzi (Gilde) a cui accedere per poter ottenere titoli, servizi e favori; la mappa che visualizza le varie regioni della terra dove poter acquisire beni di lusso. Particolarmente interessante è la città (nella parte superiore del tabellone): le gilde offrono servizi che permettono di ottenere nuovi membri per la propria famiglia (pasha, mercanti e saggi), consentono di arruolare mercenari e acquisire informazioni sui mercenari di un territorio; conferiscono titoli che garatiranno punti prestigio a fine partita; elargiscono favori tramite i quali i giocatori hanno acccesso a merci o segnalini influenza gratuitamente.
Non manca infine un pizzico di alea (determinata da carte crisi) ma giusto il necessario per rompere le certezze matematiche di monopolio e lasciare aperta la partita fino alla sua conclusione.
Regolamento alla mano, questo Al-Rashid è un gioco che sembra avere tutte le carte in regola per far divertire i gamers amanti del worker placement e confido che una volta provato potrò confermare queste mie sensazioni. Intanto faccio un “in bocca al lupo” ai ragazzi di Yemaia per Essen nella speranza che il titolo possa conquistare il favore dei palati internazionali. :)