Dobble – Recensione
di Davide “Canopus”
Dobble, a mio parere, è il perfetto gioco da spiaggia: solo carte da tenere in mano, niente dadi, niente segnalini, niente carte da posizionare davanti o sul tavolo in modo da occupare ampio spazio per essere visibili tutte insieme, e regole così semplici e chiare che chiunque le può imparare in 30 secondi, anche sotto un ombrellone e con 30 gradi all’ombra. Inoltre, la piccola confezione tonda e in latta sembra fatta apposta per essere infilata in una borsa da mare e proteggere il contenuto da umidità e sabbia. Credo quindi che Asterion abbia avuto una bella idea a pubblicare questo titolo giusto all’inizio di giugno, il mese che, per eccellenza, segna l’inizio della stagione balneare (sebbene qui dalle mia parti sta diluviando, altro che spiaggia, mare e calippo). Si tratta comunque della riedizione di un gioco francese del 2009 meglio conosciuto come Spot it. Parliamo di un titolo che metterà alla prova il vostro colpo d’occhio, il vostro livello di attenzione e, anche, la vostra velocità. Personalmente lo definirei un prodotto “multi gioco”, nel senso che nella confezione troverete le carte e un regolamento che vi permetterà di utilizzarle per giocare a 5 giochi diversi e soddisfare tutti i gusti.
Ambientazione
Il gioco è un astratto, quindi niente ambientazione o introduzione particolarmente ricca di informazioni ed aneddoti. È un gioco basato sulla meccanica di “pattern recognition”, che letteralmente significa riconoscimento di schemi o disegni. Si intende quindi che è un gioco di abilità basato sul colpo d’occhio in cui i giocatori dovranno essere i più veloci e abili nel riconoscere determinati disegni tra 2 o più carte. Altra particolarità del gioco è che ogni coppia di carte qualsiasi ha sempre in comune uno, ed un solo, simbolo (non chiedetemi come sia possibile, per me è tecnologia aliena). Queste 2 caratteristiche delineano quindi il principio comune su cui si basano tutti e 5 i giochi: dovrete essere sempre i più rapidi a trovare il simbolo identico tra 2 carte, nominarlo a voce alta e poi prendere la carta, piazzarla o scartarla a seconda delle regole del gioco che state giocando.