Pastiche – Recensione e confronto con la versione International

di Davide “Canopus”

Titolo Pastiche
Autore Sean D. MacDonald
Lingua Inglese / Tedesco
Editore Gryphon Games
Distributore Gryphon Games
Numero giocatori 2/4
Durata partita 45/60 minuti
Anno pubblicazione 2011
Titolo originale
Genere Puzzle game
Prezzo Circa 30€

Oggi al Gioconauta ci sentiamo particolarmente colti e parliamo di arte e pastiche. Ogni volta che propongo questo gioco salta fuori sempre un buontempone (o forse un ignorante, è tutta da vedere) che mi chiede se il titolo parla di farmaceutica o di droghe. Allora, per chi non lo sapesse, “con il termine pastiche si intende, in generale, un’opera composta, in tutto o in larga parte, da brani tratti da opere preesistenti, per lo più con intento imitativo. Il termine viene usato soprattutto in ambito di letteratura e di pittura” (cit. Wikipedia ovviamente). In questo puzzle game vi ritroverete, quindi, a mescolare e scambiare colori per realizzare delle copie di capolavori di alcuni dei più grandi maestri europei, sempre per lo più con intento imitativo. Il titolo è un astratto e ha degli interessanti aspetti didattici: non solo vi farà conoscere delle splendide opere d’arte, ma, dopo un po’ di partite, saprete esattamente le combinazioni per ottenere colori secondari e terziari. La versione recensita è in lingua inglese e tedesca, ma può essere tranquillamente giocato da chi non ha famigliarità con questi idiomi, dato che, ad eccezione dei nomi dei colori, è completamente indipendente dalla lingua. Sul mercato troverete anche una versione International dello stesso gioco, si tratta di una seconda versione che prevede dei materiali aggiuntivi o modificati e pochi aggiustamenti alle regole e il cui prezzo lievita a 50€. Quando possibile, durante la recensione, provvederò ad effettuare il confronto tra le 2 versioni. Inoltre, da quest’anno è disponibile anche una localizzazione del titolo in italiano, a cura della Raven Distribuzione, sempre versione International, anche qui con un prezzo che si aggira intorno ai 50€. Non vi rimane che prendere in mano pennello e tavolozza e seguire la mia spiegazione su come realizzare ottimi pastiche.

Ambientazione

Essendo un gioco astratto c’è ben poco da dire sull’ambientazione. Il manuale del gioco base vi dice che dovrete miscelare i colori primari tramite l’abile piazzamento di tessere (e scambi di carte, aggiungo io) per ottenere le tinte di colori primari, secondari e terziari al fine di ricreare le tavolozze utilizzate per le opere d’arte di grandi artisti europei degli ultimi 6 secoli. Nella versione International sono fornite informazioni in più: oltre a spiegare il significato del termine pastiche, troverete anche un’appendice al manuale, a scopo di didattico, in cui vengono spiegati concetti di base teorici e curiosità sui colori, come la “ruota dei colori”.  L’aspetto didattico del titolo risiede non solo nell’imparare le diverse combinazioni di colori, ma anche nell’apprendere i nomi e gli autori delle opere. Volendo, poi, per ogni opera stampata sulle carte è riportato anche museo in cui è esposta e anno di realizzazione. Sempre dal punto di vista didattico, grazie all’appendice al termine del manuale, devo ammettere che la versione International ha una marcia in più.

Materiali

Le opere d’arte

Il materiale della scatola è di ottima fattura, iniziando dalle 34 carte commissione. Queste non sono vere carte, ma tessere di dimensioni 10×9 centimetri in cartoncino molto spesso, quasi 2 millimetri. Graficamente, ogni tessera riporta al centro l’illustrazione del quadro con a fianco o, in alcuni casi, sotto delle macchie con rappresentati i colori, con i loro nomi, necessari per realizzare l’opera. Lo sfondo della tessera è color legno chiaro con chiazze di vernice pastello molto tenue. Ogni carta commissione  riporta il punti che si guadagnano se completata e diverse informazioni didattiche ma non utili al fine del gioco, quali: titolo dell’opera, anno di realizzazione, luogo in cui è esposta, autore, nazionalità dell’autore, data di nascita e di morte dell’autore. Il dorso delle carte riporta invece un’immagine di copertina del gioco con lo stesso sfondo delle carte. Dello stesso materiale e con lo stesso sfondo troverete anche 4 carte riassuntive, bifacciali, una per giocatore, che riportano sommario del turno di gioco e le diverse combinazioni di colori permesse con i relativi risultati. Tenetevele strette, vi serviranno.

I colori

A rappresentare i colori troverete 132 carte tavolozza in formato mini europeo. Ogni carta riporta una macchia con uno dei 17 colori presenti nel gioco. Al centro della macchia troverete il punteggio associato a quel colore e, sopra la chiazza, il nome del colore. Lo sfondo delle carte è in tinta legno e il dorso riporta l’illustrazione sulla scatola. I colori con cui avrete a che fare durante il gioco sono i 3 primari (blu, rosso e giallo), i chiaro-scuri (bianco, nero e grigio), i 4 secondai (verde, arancione, viola e marrone), i 6 terziari (ambra, oliva, magenta, porpora, verde-azzurro e scarlatto) e, infine, il mitico bisque. Cos’è il bisque? Beh, confesso che ci ho messo un po’ a capirlo pure io dato che se si digita su google salta fuori la ricetta per una zuppa di crostacei alla francese. Il bisque è una tonalità di marrone, infatti nel gioco si ottiene mescolando il marrone con il giallo, che prende il nome dalla zuppa di crostacei francese perché ha lo stesso colore.

Ma vero cuore del gioco sono i 54 esagoni tavolozza, con lato di 2,5 centimetri e in cartoncino spesso. Ogni tessera riporta una macchia di colore al centro e una per ogni angolo dell’esagono, ogni chiazza riporta un colore primario, fa eccezione la macchia centrale che può riportare 2 colori primari. Lo sfondo delle tessere è color legno chiaro e le tessere sono illustrate su un solo lato così da poterle tenere coperte fino al momento in cui vengono giocate. Vi è poi una tessera di partenza che riporta 3 esagoni collegati tra loro.

Il resto

Termina la dotazione di gioco lo spesso tabellone in cartoncino. Questo è di grandi dimensioni e riporta una tavolozza con tutti i colori. Per ogni colore è riportata l’illustrazione della carta tavolozza corrispondente in modo da poterci mettere sopra il mazzo relativo. In effetti il tabellone non è certo un elemento vitale per la partita dato che serve solo per posizionarci sopra in modo ordinato le carte. Voglio parlare, in fine, della scatola, in genere non lo faccio ma in questo caso è doveroso perché parliamo di una confezione di dimensioni non eccessive, finemente decorata in modo da sembrare una scatola di colori e realizzata in cartoncino con lo “straordinario” spessore maggiore di 3 mm.

Il confronto con la versione International

A livello di componentistica, nella versione International troverete in più 8 bellissimi cavalletti in legno su cui poggiare le carte commissione in modo che rimangano verticali e non visibili agli avversari. Vi sono poi differenze a livello grafico tra le carte commissione, queste riportano stampato anche il valore di un bonus punti che si guadagna nel caso si realizzino più  opere di uno stesso autore, questo bonus è riportato sotto al punteggio della carta. Anche le opere non sono le stesse, le 2 versioni differiscono per la presenza di 15 opere, non sono carte commissione in più, ma vanno a sostituire quelle del gioco base con altre di autori americani, da qui il nome di versione International. Infine, troverete in più una nuova carta per indicare il primo giocatore (credetemi, molto utile), il tabellone di gioco ha una disposizione più razionale dei colori e sono state leggermente modificate le carte con il sommario del turno.

Setup e preparazione

Preparazione

Il setup è banale e si completa in circa 2 minuti di numero. Nella pratica, ogni giocatore si prende a caso 2 carte commissione, 2 esagoni e una carta tavolozza per ogni colore secondario, 4 in totale. Si procede poi a piazzare la tessera di partenza al centro del tavolo, a comporre la galleria scoprendo 4 carte commissione, rendendole visibili a tutti i giocatori, e a impilare le carte tavolozza in pile per colore sopra al tabellone (quest’ultima sicuramente l’operazione più tediosa del gioco).

Regolamento

La spiegazione delle regole non vi prenderà molto più tempo della preparazione. Queste sono immediate e si spiegano agevolmente tramite l’utilizzo di semplici esempi. Il manuale è chiaro e di veloce comprensione, presente degli esempi esplicativi ed illustrazioni. Interessante l’appendice didattica in coda al regolamento della versione International.

Meccanica di gioco

I passi dell’artista

Il gioco si svolge in turni sequenziali ed individuali in cui il giocatore attivo svolge 6 fasi in serie:

1) Piazzare un esagono: si piazza un esagono adiacente a quelli già in tavola in modo da formare determinate combinazioni di colori, e acquisire le relative carte tavolozza, mettendo vicine tra loro le macchie presenti sugli angoli degli esagoni.

2) Scambiare carte tavolozza: il giocatore può scambiare carte tavolozza con altri giocatori oppure con la banca, restituendole e prendendole dal tabellone, secondo determinate regole di scambio.

3) Scambiare una carta commissione: il giocatore può scambiare una carta commissione tra quelle presenti nella sua mano con una presa dalla galleria.

4) Completare carte commissione: un giocatore può completare una o più carte commissione dalla propria mano, o tra quelle presenti nella galleria, scartando carte tavolozza corrispondenti alle macchie di colore rappresentate sopra la carte dell’opera d’arte. Se una carta commissione viene completata la si posiziona davanti al giocatore e questo incassa i punti indicati sulla carta. Quando un’opera viene completata si pesca una nuova carta commissione dal mazzo per sostituirla, indipendentemente che vada a sostituire una delle 4 carte della galleria o una delle 2 in mano al giocatore.

5) Rispettare il limite di carte tavolozza in mano: il giocatore non può avere più di 8 carte tavolozza nella propria mano e dovrà scartare quelle in eccesso.

6) Pescare un nuovo esagono: al termine del proprio turno il giocatore attivo deve avere di nuovo 2 esagoni in mano.

Mescolare i colori come alle elementari

Nel gioco esistono due modalità per ottenere le carte tavolozza che rappresentano i colori: piazzare un esagono oppure scambiare carta tavolozza con altri giocatori o con la banca.

Nella prima modalità, quando si piazza un esagono si formano dei gruppi di macchie di colori primari in corrispondenza degli angoli adiacenti. Se 2 colori diversi vengono in contatto tra loro si ottiene la carta del colore secondario corrispondente alla somma dei 2. Se i colori diversi ad entrare in contatto tra loro sono 3 si ottiene il corrispondente colore terziario. Per ottenere i colori primari, con questa modalità, esistono solo 2 modi: mettere a contatto tra loro 3 macchie dello stesso colore oppure rinunciare a prendere le carte tavolozza corrispondenti alle combinazioni formate per prenderne una relativa al colore primario al centro dell’esagono. Se un esagono ha 2 colori nel proprio centro il giocatore potrà scegliere quale dei 2 primari prendere. Si noti come mettere in contatto 2 macchie dello stesso colore non generi nulla, se non dare la possibilità al prossimo giocatore di turno di ottenere un colore primario facilmente.

Alcuni colori possono essere ottenuti solamente scambiando carte tavolozza con la banca. 3 carte di qualsiasi colore possono essere scambiate con la banca per ottenere una carta di qualsiasi colore secondario o terziario oppure un bianco o un nero. Una carta bianca e una nera sono scambiate per una grigia e una carta marrone insieme ad una gialla per una bisque. Per ottenere un colore primario in questo modo si deve dare alla banca una carta di un qualsiasi altro colore primario insieme ad una carta penalità di qualsiasi altro colore. È poi possibile scambiare carte tavolozza con altri giocatori, se questi sono d’accordo, in questo caso non si considerano le regole di scambio ovviamente.

Chi è il “pasticcaro” migliore?

Il gioco termina appena un giocatore raggiunge un certo quantitativo di punti dati dalle carte commissione completate davanti a lui. In 4 giocatori sono, per esempio, 35 punti. Quando questa condizione si verifica la partita continua finché tutti i giocatori non hanno effettuato lo stesso numero di turni. Terminato il gioco vengono sommati ulteriori punti aggiuntivi. Per prima cosa si ottiene un bonus autore nel caso si siano completate più opere dello stesso artista. L’entità del bonus dipende da quanti punti si ottengono dalle carte commissione in base a quanto indicato da un’apposita tabella. Se, per esempio, si sono completate due carte commissione di Van Gogh, una da 13 punti e una da 14, si ottengono 27 punti e un bonus di 5. Infine, al totale si sommano i punti rappresentati nelle carte tavolozza del giocatore e che possono essere utilizzate per completare le carte commissione nella sua mano, e non nella galleria. A questo punto, finalmente, il giocatore con più punti vince. In caso di pareggio, questo viene risolto prima controllando chi ha completato più carte commissione, se persevera chi ha il maggior numero di carte tavolozza utilizzabili e, infine, chi ha più punti bonus dagli artisti.

Confronto con la versione International

A livello di meccaniche di gioco non ci sono praticamente cambiamenti. Unica eccezione è che il colore bisque vale 5 punti invece di 4, cosa corretta dato che si ottiene dalla somma di una carta di valore 4, il giallo, con una di valore 1, il marrone. Altra cosa che si nota è la comodità di avere a disposizione una carta per indicare il giocatore iniziale, così che tutti i giocatori, verso la fine della partita, possano avere subito chiaro chi eventualmente dovrà ancora effettuare il proprio turno e chi no, cosa utile per la pianificazione strategica.

Conclusioni

Ambientazione

Abbiamo davanti un gioco astratto e un po’ freddo, dato che non prova neppure ad incollarsi una qualche ambientazione sopra. Secondo me sarebbe stato gradito inserire un qualche tentativo di ambientazione tipo una galleria d’arte o anche un mercato nero di falsari, insomma un qualcosa che caratterizzasse il titolo anche da questo punto di vista, dato che le opere d’arte non hanno alcuna valenza nel gioco. Per dirla tutta, potrei sostituire i colori con delle molecole, le opere d’arte con dei prodotti di sintesi e farci un gioco sulla chimica. D’altro canto, la meccanica di gioco si sposa alla perfezione con la teoria dei colori e non sono tanto sicuro che avrebbe funzionato altrettanto bene con altri temi. Devo inoltre ammettere che a livello didattico è un ottimo titolo, giuro che prima di averlo tra le mani non sapevo cosa fosse un pastiche, che esistesse un colore di nome bisque  o le combinazioni di colori per ottenere i terziari… anzi, ora che ci penso avevo pure problemi con i secondari. Inoltre, per la versione International, ho trovato molto piacevole l’appendice didattica in coda al regolamento.

Componentistica

I componenti sono magnifici, sia come materiali che come grafica, si nota un’attenta cura nella realizzazione dei componenti che si è estesa fino anche alla scatola.

Dipendenza dal caso e considerazioni strategiche

La dea bendata influenza il gioco meno di quello che si potrebbe pensare. Gli unici elementi pescati in modo casuale sono le carte commissione e gli esagoni. Per le prime il caso può essere mitigato dalla presenza della galleria che funge da “buffer” di carte, in modo tale che un giocatore possa decidere di sbarazzarsi di una carta scomoda scambiandola o realizzandola direttamente dal tavolo. Questa meccanica apre anche a interessanti aspetti strategici, si presenta infatti un trade-off, un dilemma, in cui il giocatore che è interessato a completare una carta dalla galleria deve decidere se prenderla, rivelando i suoi piani agli avversari, oppure provare a dissimulare, rischiando che qualcuno la completi prima di lui. Ovviamente, in genere si fa una via di mezzo così da non scoprirsi subito, ma la scelta del timing sarà fondamentale. Per il secondo aspetto, la pesca casuale degli esagoni, sappiate che è impossibile avere un esagono e non riuscire a piazzarlo, inoltre le possibilità di piazzamento sono veramente elevatissime e si può fare un saggio utilizzo di qualsiasi esagono. Certo, ci sono poi i casi limite come giocatori a cui capitano in mano le opere d’arte che utilizzano giusto i colori che gli sono rimasti oppure a chi serve, per esempio, il giallo e non ha tra le mani un esagono con una macchia di questo colore. Sono comunque dei casi piuttosto rari.

Per quel che riguarda il piazzamento degli esagoni, si deve specificare che stiamo parlando di un titolo in cui è fondamentale il colpo d’occhio. La questione non sarà tanto capire che colore vi serve e che combinazione dovrete formare per ottenerlo, per quello ci sono le tessere sommario, il cuore della strategia sarà posizionare gli esagoni in modo tale da massimizzare il risultato. In ogni caso cercate di evitare di mettere gli avversari in situazioni di ottenere un colore primario tramite la formazione di un gruppo di 3 macchie dello stesso colore, dato che i colori primari sono probabilmente i più strategici del gioco: si pensi che per ottenerli tramite gli scambi con la banca si deve comunque impiegare sempre un altro primario e che è “costoso” e complicato ricavarli tramite la posizione di un esagono. A tale proposito, se si pensa di ricavare un colore primario con il metodo più costoso, cioè posizionando un esagono e rinunciando ad incassare le carte tavolozza ottenibili dalle macchie degli angoli, conviene piazzare la tessera in modo da pagare il prezzo più basso, quindi posizionandola adiacente ad una sola tessera rinunciando, così, solo a 2 carte. Non abbiate paura ad effettuare molte conversioni con la banca durante il vostro turno, ricordate che prima di passare la mano dovrete rimanere con massimo 8 carte in mano.

Uniche note dolenti che posso rivolgere alle meccaniche di gioco riguardano innanzi tutto i punteggi delle carte. Questi sono un po’ sbilanciati e non rispettano un criterio di linearità tra la difficoltà di completare un’opera e i punti ottenibili: alcune carte danno più punti di altre anche se sono più semplici da realizzare. Altra nota riguarda la meccanica degli scambi tra giocatori delle carte tavolozza, in 3 o 4 giocatori la meccanica ha un suo senso, ma in 2 cade completamente in disuso.

A chi si rivolge

Il gioco, data la durata, si presenta come un ottimo filler ed è adatto potenzialmente per qualsiasi genere di giocatore. Anche se sicuramente farà storcere il naso a chi preferisce avere un gioco con una qualche ambientazione integrata, anche se solo incollata sopra. Così come qualcuno potrebbe non apprezzare a pieno l’esperienza di gioco e sentirsi un po’ frustrato dalla mancanza di linearità tra il punteggio e la difficoltà associata a certe opere d’arte. Per quel che riguarda il genere di giocatori, potrebbe risultare apprezzato dagli amanti dell’arte o dei puzzle. Prima ho detto che è un gioco di “colpo d’occhio”, non pensate che chi conosce già bene la teoria dei colori si troverà avvantaggiato, il colpo d’occhio di cui parlo riguarda l’ottimizzazione del posizionamento delle tessere e potrete svilupparlo solo giocando, non certo imparando le combinazioni a memoria.

Scalabilità e longevità

Il gioco scala molto bene anche se in 2 la parte di scambi tra i giocatori delle carte tavolozza è praticamente assente, sebbene, a mio parere, in una partita uno contro uno diventa anche più semplice capire cosa intende fare l’avversario e come ostacolarlo. In 4 risulta un po’ caotico ma comunque molto piacevole. La longevità è probabilmente il tallone d’Achille del titolo, dopo un po’ di partite vi verrà a noia, anche aggiungendo eventuali altre carte commissione… insomma, avrete l’impressione della solita minestra.

Confronto con la versione International

Per quando i cavalletti della versione International siano bellissimi da vedere e, immagino, anche piuttosto costosi, dato il materiale, la mia scelta è stata quella di risparmiare 20€ e prendermi la versione del gioco base. Ho considerato, per quanto belli, abbastanza inutili i cavalletti e, dato che non vi sono carte commissione aggiuntive nella confezione, ma solo delle sostituzioni, ho deciso che non ne valeva la pena. Ma ovviamente questa è esclusivamente una mia opinione personale.

Curiosità – Le 15 carte commissione che cambiano tra le versioni

Come detto tra le 2 versioni del gioco cambiano 15 carte commissione che nella versione International sono state sostituite da 15 opere di artisti americani. Per dare la possibilità ai giocatori di poter avere il gioco in una versione “completa” sono stati pubblicati 2 espansioni, una per la versione base contenente le 15 opere americane mancanti e una per la versione International con le 15 opere europee non incluse. Ad ora non so darvi molte informazioni sulla reperibilità e il prezzo di questi expansion packs dato che non sono riuscito a trovarli da nessuna parte, se avrò ulteriori informazioni non mancherò di pubblicare degli aggiornamenti.

Pro:

Contro:

Regole semplici e gioco veloce, ottimo filler Ambientazione incollata sulle meccaniche e nessuno sforzo per cercare di mascherarlo
Ampia componente didattica Bassa longevità
Adatto a neofiti La versione International, a mio parere, costa troppo per quello che offre se paragonata alla versione base
Ottima componentistica  I punti dati da alcune carte commissione non sono proporzionali alla difficoltà di realizzare l’opera.

Canopus

Giocatore per passione, german di vocazione, non dico di odiare la presenza del caso nei giochi ma io e la dea bendata abbiamo rotto molto tempo fa e non siamo rimasti proprio in buoni rapporti. Divoratore di fumetti, anime, serie televisive, giochi e soprattutto buon cibo; appassionato di viaggi e buon cibo; ho una natura curiosa e sono fiero di essere un ossessivo compulsivo (ma pure un po’ convulsivo) per schematizzazioni e analisi, oltre che… un amante del buon cibo. Ok, mi piace il buon cibo! Scrivo prevalentemente recensioni e sono specialista delle moderne tecniche di management, come il pungolo elettrico, che utilizzo con i nauti. Gioco come non ci fosse un domani!

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