Pergamon | Recensione

Meccanica di gioco

Il gioco ha una durata pari a 12 turni. Vi saranno dei turni speciali al termine dei quali verranno effettuate delle valutazioni speciali sulle collezioni. Al termine del gioco vincerà il giocatore con più punti vittoria, le cui collezioni, quindi, hanno suscitato il maggior interesse da parte del grande pubblico così che sono stati venduti più biglietti. In caso di pareggio vincerà il giocatore che ingloba nella propria collezione il reperto più antico. A fine partita i soldi non serviranno a risolvere i pareggi, vi conviene quindi darvi alle spese folli.

Turno di gioco

Il turno di gioco è articolato in 4 fasi sequenziali, in ciascuna fase ogni giocatore avrà l’occasione di effettuare le proprie azioni prima di passare alla fase successiva. Le 4 fasi sono:

  1. Disposizione dei reperti nelle gallerie: si esegue all’inizio di ogni turno seguendo la procedura descritta per la preparazione. Ovvero, si prendono le 5 tessere del mucchio posizionato sopra al mese relativo al turno e se ne posiziona una per ogni galleria secondo l’ordine della cifra delle centinaia: la tessera con la cifra più elevata va nella galleria più in basso e più costosa. Una galleria non può contenere più di 5 tessere reperto, se fosse necessario posizionare una sesta tessera su una galleria questa verrà eliminata dal gioco e rimessa nella scatola.
  2. Distribuzione dei fondi per la ricerca: ad inizio turno vengono pescate due carte dalla cima della pila delle carte budget e, senza scoprirle, vengono posizionate sul tavolo in modo che mostrino il dorso. Il dorso delle carte indica il valore minore e maggiore di ogni carta e la somma da il range di variazione del budget per questo turno. È così possibile stimare l’ammontare dei fondi per la ricerca. Per esempio, due carte basso budget consentiranno una variazione dei fondi di ricerca da 2 a 8 monete. A questo punto, partendo dal primo giocatore, ognuno prende la propria pedina e la posiziona su una casella della prima area del tabellone. A seconda della casella in cui si posiziona la pedina, il giocatore potrà intascarsi una certa cifra e scavare in determinate gallerie come indicato sulla casella. Questa area è realizzata in modo tale che da destra a sinistra la cifra che si può ricevere va crescendo. Inoltre sono presenti più caselle con la stessa cifra ma che permettono di scavare in gallerie sempre più profonde andando verso sinistra. Quando tutti i giocatori avranno terminato il posizionamento verranno scoperte le carte budget e si inizieranno a dare i soldi partendo dai giocatori che hanno richiesto meno fondi e, a parità di fondi richiesti, che andranno a scavare in gallerie meno profonde. Se poi i fondi non saranno sufficienti, i giocatori più a sinistra potrebbero non ricevere parte o completamente i fondi richiesti. Si comprende che questa è la fase di asta e sciacallaggio e non mancheranno grandi bastardate. Tenete poi conto che per scavare si segue l’ordine da destra verso sinistra a seconda della posizione nella prima area. Nel posizionare la pedina del giocatore è, quindi, presente un doppio trade-off: uno riguardante quanto si vuole incassare e dove si vuole scavare contro il rischio di non riuscire a portare a casa la cifra voluta, un’altro riguardante la possibilità di scavare prima degli avversari per non farsi portare via le preziose anticaglie.
  3. Scavo, esposizione e deposito dei reperti: partendo dal giocatore con la pedina più a destra nella prima area, si procede agli scavi. Scavare è un’opzione facoltativa. Se un giocatore scava da una galleria, prende tutti reperti presenti pagando un costo di scavo pari al numero della galleria: la prima costerà una moneta, l’ultima cinque. Una volta prese tutte le tessere di una galleria, il giocatore ha due possibilità: esporre i reperti in una collezione o depositarli. Nel primo caso il giocatore unisce le tessere tra loro e ad eventuali tessere depositate, rispettando il vincolo di formare ad ogni unione una delle 4 possibili anticaglie, e vi affianca una tesserina collezione. In questo modo forma una collezione il cui valore è pari alla somma delle cifre che rappresentano le centinaia nelle date dei reperti che la compongono. Si posiziona, poi, all’interno del museo, un gettone colorato, del numero corrispondente a quello della tesserina allegata alla collezione, sulla posizione corrispondente al valore della collezione e si intascano tanti punti vittoria quanti ne sono indicati sotto alla casellina. Nel momento in cui si posiziona un nuovo gettone nel museo, i gettoni già presenti, che hanno un valore minore, perdono attrattività per il pubblico e quindi calano di valore e si posizionano sulla casellina di valore inferiore. Nel caso che una collezione esca dal museo non sarà più considerata per i turni successivi e i reperti che la compongono vengono rimessi nella scatola. È anche possibile incrementare il valore di una collezione lucidandola, spendendo da una a 3 monete e incrementandone il valore di un punto per ogni moneta spesa. La seconda opzione, il deposito, è molto utile nel caso un giocatore non possa realizzare una collezione con le tessere scavate o preferisca ritardare l’operazione per acquisire ulteriori reperti e realizzare un maggiore valore, la strategia della formichina insomma. Depositare le tessere significa tenerle davanti a se, l’operazione è gratuita fino a 3 tessere, per ogni ulteriori 3 reperti si pagherà una moneta come tassa di stoccaggio.
  4. Valutazione: al termine dei turni 5, 7, 9 e 12 avvengono delle valutazioni per assegnare punti vittoria al giocatore che ha, in una delle proprie collezioni ancora presenti nel museo, il manufatto di un dato tipo più vecchio. La tipologia del manufatto è indicata sul calendario e si possono guadagnare 2 punti vittoria. Dopo ogni valutazione segue un decremento del valore di ogni collezione pari al numero di freccine rosse presente sul mese del calendario corrispondente al turno. Al termine dell’ultimo turno, il dodicesimo, si effettua un’ultima valutazione in cui saranno assegnati punti vittoria per i tre oggetti più antichi presenti nel museo, assegnando, rispettivamente, 3, 2 e 1 punti vittoria.

Si comprende come il cuore del gioco siano le collezioni. Queste forniscono punti vittoria in due modi: nel momento in cui vengono esposte al museo e mediante le valutazioni dei manufatti più vecchi. Appare quindi lampante come sia utile che una collezione con reperti particolarmente antichi rimanga in gioco più tempo possibile.

Il gioco per due giocatori (se non avete abbastanza amici archeologi…)

Sebbene il gioco renda il massimo in 4 giocatori, il regolamento prevede delle regole speciali nel caso si giochi in due che forniscono comunque delle interessanti possibilità strategiche. Il gioco in due richiede l’utilizzo della pedina tomb raider (che nulla centra con Lara Croft), la quale viene posizionata in una precisa casella della prima zona a seconda della combinazione di carte budget pescata. Questa pedina funge da terzo giocatore e si intasca soldi come i giocatori umani. Successivamente, nella fase relativa agli scavi, il tomb raider scaverà nella galleria più profonda in cui può scavare data la casella in cui è posizionato e i soldi che ha a disposizione al momento. I soldi così spesi e le tessere acquisite vengono scartate. Praticamente, nel gioco a due, viene implementato un meccanismo che simula un terzo giocatore salvando, in questo modo, una parte dell’esperienza di gioco.

Canopus

Giocatore per passione, german di vocazione, non dico di odiare la presenza del caso nei giochi ma io e la dea bendata abbiamo rotto molto tempo fa e non siamo rimasti proprio in buoni rapporti. Divoratore di fumetti, anime, serie televisive, giochi e soprattutto buon cibo; appassionato di viaggi e buon cibo; ho una natura curiosa e sono fiero di essere un ossessivo compulsivo (ma pure un po’ convulsivo) per schematizzazioni e analisi, oltre che… un amante del buon cibo. Ok, mi piace il buon cibo! Scrivo prevalentemente recensioni e sono specialista delle moderne tecniche di management, come il pungolo elettrico, che utilizzo con i nauti. Gioco come non ci fosse un domani!

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